Solitamente un’imminente match a ‘San Siro’, sia col Milan che con l’Inter, avrebbe rapito l’attenzione di stampa, giocatori, tecnico, società e soprattutto ambiente. Nel caso di questo Inter-Napoli si può invece serenamente affermare che sia questa la prima vera giornata dedicata interamente alla sfida.
Stasera si scenderà in campo e, fino a ieri, non s’è parlato d’altro che di Higuain. La società era in silenzio stampa fino a ieri ma, nel corso della presentazione del ritiro di Dimaro, qualche battuta è scappata, ovviamente sul ‘Pipita’. Si è parlato di mercato, coinvolgendo anche Sarri, quando in realtà sarebbe stato necessario, nell’arco della settimana, tenere alta la tensione per una gara molto delicata.
Sembra quasi che il Napoli abbia gettato la spugna in chiave scudetto e, se questo pare davvero distante, dati i sei punti, il segnale non è rassicurante (sul fronte societario), dal momento che occorre consolidare il secondo posto. In conferenza De Laurentiis ha dato per scontato l’approdo in Champions, dando quasi dell’uccello del malaugurio a Baldari, che si ostinava a usare i condizionali, che in realtà sarebbero d’obbligo. Certo anche il terzo posto sarebbe Champions League e pare improbabile che il Napoli scenda al quarto ma, al fine di progettare con serenità la prossima stagione, gli azzurri non possono permettersi la sfida estiva dei preliminari, ancora una volta.
Nulla dovrebbe essere dato così per scontato, con una sconfitta che potrebbe portare stasera la Juventus a nove punti e la Roma a tre, rischiando di far perdere alla squadra quella giusta tensione verso l’alto, che dovrebbe tenere a bada chi dal basso insegue. La presenza di Higuain avrebbe riguardato la gara contro il Bologna ma si è comunque scelto di ignorare il resto della squadra, che tanto bene ha fatto contro il Verona.
Il Napoli ha dimostrato in campo di non essere Higuain dipendente ma, allo stesso tempo, ha evidenziato il contrario a livello mentale.