Bernardo Corradi, ex attaccante della Lazio e della Nazionale italiana, ai microfoni di ‘Radio Punto Zero’ si è espresso sulla squalifica di Higuain, tratteggiando anche un efficace ritratto della evidente disparità di giudizio, insita negli arbitri italiani: “Quattro giornate per Higuain sono eccessive. Purtroppo, però, non sempre c’è molta trasparenza tra l’operato dell’arbitro e quello che viene scritto nel referto. Nonostante l’alto rendimento, ad Udine ho visto Higuain troppo nervoso. Il suo gesto va punito, ma ripeto: quattro giornate sono troppe. In studio, da regolamento viene punita la condotta violenta o l’intenzionalità della condotta violenta. Felipe scalcia Higuain, che prova a raggiungerlo con la spalla ma neppure lo tocca: Felipe ha ingigantito il contatto. La discriminante sono le due mani sul petto dell’arbitro”
DUE PESI E DUE MISURE – Corradi fornisce un esempio diretto riferito al suo passato: “Esistono due pesi e due misure non tanto nella valutazione ma nell’atteggiamento di giocatori diversi e l’ho vissuto sulla mia pelle quando giocavo nel Chievo, una piccola della Serie A. Ho visto la differenza giocando nella Lazio, oppure in Nazionale: prima l’arbitro neppure mi pensava, poi improvvisamente mi chiamava per nome. La piazza di Napoli ha tutto per vincere, non bisogna pensare sempre al complotto. Ricordo a Sarri che in Inghilterra nessuno si lamenta del campionato spezzettato”.
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