18 novembre 1984, al San Paolo si gioca Napoli-Ascoli che finisce 1-1 con Maradona espulso e squalificato ingiustamente per una giornata. Il ‘Pibe de oro’ non ci sta, si presenta davanti al giudice a depositare la sua versione dei fatti e, appoggiato dalla società, riesce a far rientrare la squalifica tornando in campo regolarmente la domenica seguente. La storia spesso nel calcio si ripete e in questo mese di aprile appena iniziato, molto probabilmente, secondo l’edizione odierna de ‘la Repubblica’, rivedremo un giocatore del Napoli, idolo dei tifosi, anche lui argentino come Diego, presentarsi davanti alla corte d’appello federale per confutare delle accuse mossegli contro che, oggi più che mai, vengono ritenute non combacianti con i fatti.
Gonzalo Higuain avrebbe deciso di metterci personalmente la faccia dunque, come Maradona, combattendo personalmente contro questa pesante squalifica di quattro giornate. La versione dell’argentino è chiarissima: le mani sul petto di Irrati sono state messe per evitare un contatto più ravvicinato con l’arbitro che inveiva contro di lui. Conscio di aver avuto una reazione sbagliata, l’attaccante argentino si sente vittima però di un’ingiustizia, proprio come Diego nel lontano 1984. Trentadue anni fa a spuntarla fu l’argentino ex Barcellona, se la storia dovrà ripetersi dunque c’è da essere fiduciosi.
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