La partita di domenica pomeriggio alla Dacia Arena ha lasciato l’amaro in bocca a tutti i tifosi del Napoli e nonostante il passare dei giorni, non mancano le riflessioni sull’arbitraggio e su una partita che con ogni probabilità ha segnato le sorti del campionato. Ormai la temuta sentenza di Tosel è stata emessa: si dovrà fare a meno di Higuain per quattro giornate, puntando su Gabbiadini e soprattutto sulla voglia di rivalsa della squadra che a Udine (al di là degli errori arbitrali) ha giocato forse la sua peggior partita stagionale.
Per la nostra rubrica ‘Ditelo Voi’, dove diamo voce ai nostri lettori, si è espresso sull’argomento Gaetano ‘Valderrama’ Scognamiglio, leader del gruppo musicale ‘Fitness Forever. Tra errori arbitrali e colpe altrui, il nostro lettore fa autocritica:
“Cari amici, sono stati questi per me giorni di intensa riflessione, sofferenza, per quello che è successo domenica e nei giorni successivi, incapace di mettere qualcosa nero su bianco, stordito com’ero dalla tempesta scatenatasi sui social network. Sono ben cosciente di attirarmi orde di strali da tutti voi che mi leggerete, ma in questi giorni rabbiosi, volti a una critica feroce del sistema, ravviso d’altra parte un’autocritica blanda se non completamente assente, a seguito dei fatti di domenica. E’ cosa abbastanza palese che la nostra società abbia scelto di ispirarsi alla fortunata “strategia dell’accerchiamento” che tanto donava al portoghese Jose Mourinho. Si è assistito quindi a questo costante brusio di fondo, con Sarri a lamentarsi costantemente dell’orario in cui si scende in campo, con uscite quasi psichedeliche di De Laurentiis, che ad esempio spara su Bargiggia e su Mediaset per uno dei miliardi di servizi e articoli che hanno speculato sul futuro di Higuain (ma quale redazione non ne ha scritto almeno una 50ina di volte durante gli ultimi anni?)“.
LA PARTITA L’ABBIAMO PERSA NOI – Dino Erre pone l’accento sul nervosismo sommerso delle ultime settimane ed esploso violentemente nella persona di Higuain: “Intanto in rete e in TV non si fa che parlare di Rizzoli, Bonucci, complotti, facendo salire il nervosismo. E cosa succede? Nella giornata subito dopo le nazionali e orfani di Reina (a proposito, la scelta di avere come portieri di riserva Gabriel e Rafael è di Marotta, Tosel, o di Giuntoli?) i nostri scendono in campo stanchi, fiacchi, la partita la perdiamo NOI giocando una schifezza e arrivando sempre secondi sulla palla, e quando ingiustamente Gonzalo viene mandato fuori, succede quello che succede, tutta la pressione provocata da mesi di voci, sospetti, favori pro Juve e contro il Napoli si condensano nella rabbiosa reazione dell’argentino”.
PORSI LE GIUSTE DOMANDE PER NON RIPETERE GLI ERRORI – Nonostante una classe arbitrale con notevoli limiti tecnici, i problemi sarebbero da ricercare altrove: “La classe arbitrale di questo paese non è capace di arbitrare la Juventus con la dovuta serenità: se il nostro arbitro più bravo, dopo aver assegnato un rigore contro i bianconeri, si sente obbligato a “non esagerare” o a “bilanciare” la cosa non espellendo Alex Sandro o annullando un gol regolare al Torino c’è sicuramente un problema). Ma quello che non leggo quasi da nessuna parte è che il Napoli ha perso da solo a Udine, meritatamente, e nessun altro ha la colpa di questo se non i giocatori, la società, l’allenatore, e in qualche misura anche tifosi e giornalisti. Perché si perdono partite così? Per il sistema o perché semplicemente abbiamo giocato male? La risposta ai più grandi quesiti dell’umanità a volte è proprio la più semplice. Meditiamo insieme, e speriamo di avere la possibilità di attrezzarci per non far succedere più cose del genere. Io non disdico Sky, e credo in te Manolo Gabbiadini (anche se non sei una prima punta)”.
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di Roberto Rossi
