Higuain, la disparità di giudizio e l’effetto boomerang di Rizzoli e Tosel

Higuain espulso in Udinese-Napoli
Higuain espulso © Getty Images

Le indiscrezioni de ‘La Gazzetta dello Sport’ sono state ampiamente confermate, Gonzalo Higuain è stato squalificato per quattro giornate e salterà le sfide contro Verona, Inter, Bologna e Roma. Nessun colpo di scena in una sentenza già scritta che si trasforma in un’autentica beffa per la società azzurra, pronta a fare ricorso, e per tutti i tifosi che ancora credevano, nonostante la sconfitta di Udine, nel sogno scudetto. Ora il Napoli a -6 dalla Juventus e con un vantaggio di quattro punti dalla Roma dovrà fare a meno del suo capocannoniere e difendersi dagli assalti dei giallorossi nello scontro diretto dell’Olimpico. Dispiace perché sarebbe stato giusto poter giocare fino in fondo il campionato con tutte le carte a disposizione, ma soprattutto dispiace per il Pipita che avrà solo tre partite per poter battere il record di Nordahl e vincere la Scarpa d’Oro. Ma ciò che più rammarica è che anche questa volta le modalità che hanno portato alla squalifica, a conti fatti giusta, non possono cancellare quella sensazione di sospetto che aleggia quando si tratta della Juventus.

LE ANTICIPAZIONI DELLA GAZZETTA E LE DISPARITA’ DI GIUDIZIO

La fuga di notizie sulla sentenza non deve stupire, tante volte la ‘Gazzetta’ ha anticipato i verdetti stabiliti dal Giudice Sportivo ma ciò che lascia realmente perplessi e che non convince assolutamente è la disparità di giudizio tra l’episodio che ha visto coinvolto Gonzalo Higuain (magari anche quello di Borja Valero preso ad esempio per giustificare le quattro giornate) e il famoso sfogo di Leonardo Bonucci su Rizzoli, a prescindere da possibili testate. Questo senza dimenticare l’atteggiamento di Simone Zaza che nell’ultima partita contro l’Empoli ha ripetutamente rivolto epiteti poco educati al direttore di gara senza essere nemmeno sanzionato con una sacrosanta ammonizione. Sui social i napoletani si stanno scatenando, accettano il verdetto nei confronti dell’argentino ma non possono dimenticare come “quest’atto irriguardoso che viene sanzionato come la condotta ingiuriosa” citando il Giudice Sportivo, non venga neanche paragonato ai comportamenti dei calciatori bianconeri che hanno dimostrato a più riprese di non avere rispetto per il direttore di gara di turno. Difficile ottenere una riduzione della squalifica, ma ciò che tutti sperano è che almeno vengano considerate anche le parole di De Canio, allenatore dell’Udinese, che candidamente ha ammesso “Credo che il Napoli si farà sentire per le quattro giornate di squalifica, perché si vede Irrati che va verso Higuain e l’attaccante azzurro lo ferma senza nessun gesto violento”.

LE PAROLE DI TOSEL E RIZZOLI

A rovinare ancora di più la giornata ai tifosi azzurri ci hanno pensato le parole di Giampaolo Tosel e Nicola Rizzoli. L’arbitro bolognese, pochi minuti dopo l’ufficialità della squalifica di Gonzalo Higuain, è tornato a parlare dopo settimane di silenzio dell’episodio che lo ha visto protagonista con insieme a Leonardo Bonucci. Probabilmente era un’occasione per stemperare gli animi ma che in realtà si è trasformata in un autentico boomerang, infatti Rizzoli ha scagionato il difensore centrale e dichiarato: “Credo che chi gioca in serie A debba sempre tenere conto che costituisce un esempio per chi sta alla base della piramide: il rischio di una violenza cieca e gratuita è sempre dietro l’angolo”. Peccato che manchi sempre la tanto agognata coerenza nell’applicazione del regolamento. Concludiamo la giornata nera del Napoli con le parole del Giudice Sportivo che a ‘La Radiazza’ ammette come Aurelio De Laurentiis non sia un personaggio amato dall’ambiente, una confidenza fatta da colui che applica solamente il regolamento leggendo i referti arbitrali. Tosel non ha il potere di prendere iniziative personali o decidere di squalificare un giocatore senza avere un referto arbitrale che possa accertare il fatto, allo stesso modo non potrebbe rivelare la sentenza e soprattutto dare giudizi personali su società, calciatori o presidenti perché minerebbe la trasparenza e la regolarità della giustizia sportiva. Gli attacchi rivolti a Tosel per la squalifica di Higuain lasciano il tempo che trovano, essendo solo il vertice di un sistema che, nonostante i tanti appelli, continua a ripetere sempre gli stessi errori ma le dichiarazioni rilasciate a Radio Marte sono l’ennesimo scivolone che fa riflettere.

di Claudio Cafarelli

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