DITELO VOI – Higuain squalificato per quattro giornate: l’opinione dei nostri lettori

Ditelo Voi by Stefano Tomassetti
Ditelo Voi by Stefano Tomassetti

 

Sconcerto e amarezza per i tifosi del Napoli. L’ufficialità della squalifica di quattro giornate inflitta al ‘Pipita’ Higuain ha suscitato le più disparate emozioni negli animi dei supporter azzurri, tra cui la consapevolezza delle difficoltà di vincere il campionato, in Italia. Per la nostra rubrica ‘Ditelo Voi’, dove diamo voce ai nostri lettori, si è espresso sull’argomento Pietro Santangelo: “Quattro giornate ad Higuain per un fallo inesistente: la disparità di trattamento a questo punto è evidente. Ho aspettato la sentenza del giudice anche perché lui a differenza dell’arbitro aveva un bel po’ di video da visionare. Contro l’Udinese non meritavamo di vincere la partita, la rosa non è competitiva come quella di Juve e Roma, il presidente avrà sbagliato la campagna d’inverno: su tutto questo si può discutere, ma è inutile, vincere in Italia contro questa Juve (squadra e società) è impossibile. La sudditanza psicologica nei confronti della Juventus esiste, sia da parte degli arbitri sia da parte di altre squadre. Ci sono interessi tra procuratori, giocatori in prestito, giro Nazionale ed un mondo di cose che fanno sì che davvero è impossibile non sentire tutto il peso ed il potere di questa squadra. Mi piacerebbe blindare il secondo posto ed avere un po’ di soldi per fare una bella stagione anche il prossimo anno. Per me lo scudetto del gioco lo vinciamo noi e da amante dello sport mi basta questo”.

TROPPA DISPARITA’ ECONOMICA – Al vertice di questo “sistema” calcistico italiano, sempre secondo Santangelo, ci sarebbero oltre la Juventus anche i gruppi imprenditoriali più forti: “Filmauro sta alla SSC Napoli come FIAT/CHRYSLER sta alla JUVE, e come GRUPPO BERLUSCONI sta MILAN e come GRUPPO TOHIR sta alla FC INTERNAZIONALE e come Tudor Investments sta alla Roma. Questo per dare un’idea della disparità dei gruppi imprenditoriali in gioco. Considerati gli interessi che muove il calcio al giorno d’oggi sono enormi le pressioni che questi colossi fanno su tutto il sistema, da qui a mio modestissimo parere ne deriva una “leggera” sudditanza psicologica di tutto il mondo del calcio nei confronti delle squadre sopra citate, Juventus in primis, diciamo per questioni di tradizione. Noi siamo un’anomalia. Il presidente è un pesce piccolo a capo di un’azienda piccola: non fa paura a nessuno”. Ampiamente concorde con le tesi di Santangelo, anche Mario Zannella: “Quest’ultimo punto vorrei lo capissero i tifosi che lo chiamano ‘pappone’. Anche io concordo in pieno e queste cose purtroppo le sappiamo tutti, ma spero sempre che il campo parli da sè. È assurdo che una squadra debba giocare contro un intero sistema per vincere uno scudetto”. 

BISOGNAVA FARE DI PIU’ – Ma c’è chi non è d’accordo con le tesi dei nostri primi due lettori. Al di là della squalifica di Higuain, dall’opinione di Salvatore Pannella filtra una certa delusione da quanto fatto dalla società Napoli: “Al presidente interessa soltanto consolidare il 2° posto per ovvi motivi economici, Higuain ieri ha dimostrato quanto fosse attaccato a noi ed alla maglia! Se avesse ragionato per se stesso, sicuramente avrebbe mantenuto la calma continuando ad ambire alla scarpa d’oro ed a sfondare record su record! Se arriva lo scudetto bene, altrimenti non gli interessa…almeno in termini economici! Se a gennaio deve rischiare soldi per rinforzare la squadra, non lo fa! Ma questo non è l’esempio di ieri, perché contro l’Udinese, potevi e dovevi vincere anche se mettevi tutta la nostra panchina!”

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