Torna in campo la Serie A. Archiviati gli impegni della Nazionale, può cominciare il rush finale di campionato. Il Napoli non molla la presa e continuare a mordere le caviglie della Juventus in attesa di un passo falso. Domani, nella 31esima giornata, gli uomini di Maurizio Sarri affronteranno l’Udinese nella bellissima e nuovissima Dacia Arena. Una partita facile sulla carta, ma le insidie sono dietro l’angolo.
ALLENATORE. La scelta di affidarsi a Stefano Colantuono non ha dato i suoi frutti. La società se ne è accorta solo qualche settimana fa, quando ha deciso di esonerare l’ex Atalanta. Al suo posto è arrivato De Canio, che ha il compito di portare i friulani alla salvezza. All’esordio, contro il Sassuolo al Mapei Stadium, ha conquistato un buon punto, ma per rimanere in Serie A ci vorrà ben altro da qui alle prossime partite. Carpi, Palermo e Frosinone sono vicinissime.
COME GIOCA. 3-5-2
Karnezis; Hertaux, Danilo, Felipe; Widmer, Kuzmanovic, Hallfredsson, Bruno Fernandes, Armero; Thereau, Zapata.
Quella sopra citata dovrebbe essere la formazione scelta da De Canio per affrontare il Napoli. Il tecnico fa bene a non stravolgere troppo l’assetto tattico della squadra, ma punta principalmente a rialzare il morale dei suoi calciatori. L’Udinese è andata incontro ad un ridimensionamento incredibile, probabilmente anche per le scelte aziendali del patron Pozzo, che ha la possibilità di monetizzare molto di più in Premier con il Watford che con la società friulana in Serie A.
Con un Antonio Di Natale vicino al definitivo tramonto (e, tanto per cambiare, non convocato per la sfida contro il Napoli), l’Udinese fa molta fatica a segnare. La soluzione ideale è Duvan Zapata, in prestito biennale dal Napoli, ma un brutto infortunio ha rallentato il suo processo di crescita. Senza questo episodio, forse staremmo parlando di un’altra Udinese. E di un altro Zapata, chiaramente.
Ma sì sa, con i se e con i ma non si va da nessuna parte. La squadra, in assenza di un bomber puro, si è affidata a Thereau, che però non ha continuità di prestazioni. Oltre all’attacco (il peggiore del campionato insieme a quello del Verona), anche la difesa ha perso di solidità. Insomma, l’Udinese ha bisogno di ricominciare da zero. Per questa stagione, l’importante è portare a casa la salvezza. In un modo o nell’altro.
L’UOMO CHIAVE. Non può che essere Duvan l’uomo più pericoloso dell’Udinese. In questo campionato ha messo a segno 6 reti, ma senza quel maledetto infortunio potevano essere molti di più. Il Napoli conosce benissimo le sue qualità, fisiche e tecniche. Può mettere in difficoltà la retroguardia azzurra in qualsiasi modo.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
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