L’ultimo passo, quello che peserà di più e che sarà in ogni modo decisivo. Il Napoli si ritrova oggi a Castel Volturno e riabbraccerà i suoi nazionali, partiti più di una settimana fa per fare bella figura con le rispettive selezioni. Italia, ma anche Belgio, Algeria, Romania, Marocco, Slovacchia, Senegal, Albania, pure l’Argentina, con Gonzalo Higuain che sarà l’ultimo ad arrivare al centro di allenamento azzurro dopo la grande trasferta intercontinentale e i 77 minuti in campo nella vittoria contro la Bolivia della sua Albiceleste. Sarà un rientro gradito per Sarri, l’ultimo di questa stagione ai massimi livelli per il Napoli, l’ultimo prima dell’ultimo sforzo in campionato, con le otto restanti gare da giocare tutte d’un fiato e con le forze rimaste da convogliare nello stesso verso.
<h2> SI RIPARTE DA UDINE </h2> Due giorni per preparare una gara, solo 24 ore o poco più, visto che domenica si sarà già in campo nell’ora più scomoda, quella del lunch match. La sfida di Udine sarà il primo tassello di otto finali che possono fare la differenza al traguardo finale, coi ragazzi di De Canio, all’esordio in casa dopo aver preso il posto di Colantuono sulla panchina friulana, che di certo daranno molto fastidio agli azzurri. Si dovranno radunare le energie, capire quanto le nazionali hanno lasciato strascichi, portarsi dietro le forze esatte per ripartire da dove ci si era fermati: la vittoria. Per poi terminare al meglio la serie di cinque gare da vincere con la partita interna contro il Verona, che sarà al San Paolo una settimana dopo. Le trasferte in casa di Inter e Roma, intervallate dalla sfida a Fuorigrotta col Bologna, sono già all’orizzonte e saranno il termometro ideale per testare le effettive condizioni della squadra di Sarri. Da Udine si ripartirà per poi concludere con il Frosinone, tra poco più di un mese, e giocando da spettatore interessati. In alto, infatti, bisognerà seguire le gesta della Juventus, tre punti avanti e con qualche problema fisico in più dopo questa settimana di amichevoli internazionali. Si sono fermati Khedira, Evra ed anche Bonucci. Stop da aggiungere ai precedenti problemi di Marchisio, Dybala o anche Buffon. Un fattore che può forse fare la differenza.
<h3 UNO CONTRO TUTTI </h3> Intorno al Napoli, però, non ci sarà lo stesso clima di allegria che sembra caratterizzare l’interno dello spogliatoio. Il comunicato diramato nella serata di ieri dalla società certifica l’immobilismo delle altre squadra oltre che il livello da bar sport di molte discussioni giornalistiche. La probabile interruzione dei rapporti con Mediaset da qui al termine della stagione dopo i vari servizi sulla partenza di Gonzalo Higuain (simili a quelli che da tre anni vogliono Pogba alternativamente al Real Madrid e al Barcellona) significherà terra bruciata intorno ai ragazzi di Sarri, una condizione forse ideale per chi è costretto a vincerle tutte da qui alla fine per raggiungere un obiettivo insperato.
Bravo il Napoli a rispondere a tono, anche se con qualche giorno di ritardo. Bravo a tenere a banco la giustizia di una squadra che non si farà infastidire da fattori esterni in queste ultime giornate di campionato e che proverà a farsi scudo anche di voci di mercato che, con ogni probabilità, non hanno alcun fondamento.
Se Higuain lascerà Napoli sarà al termine della stagione, come tutti i crismi del calciomercato richiedono, ma nel momento cruciale della stagione sarebbe persino superfluo parlarne.
Uno contro tutti è un bene o un male? Sarà il campo a deciderlo. Nel frattempo Udine è già dietro l’angolo e a guidare gli azzurri sarà Lorenzo Insigne; una settimana fa un suo gol al Friuli aveva aiutato la nazionale di Conte contro la Spagna, domenica, invece, sarà un altro l’azzurro che dovrà tenere vivo.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)