TECNICA, TANTO DINAMISMO MA POCA SOSTANZA: I CENTROCAMPISTI DELL’ITALIA DI SARRI
Qui vengono le dolenti note. Nel ruolo di regista siamo abbastanza coperti, anche perché uno dei due deve proprio a mister Sarri la sua esplosione. Verratti e Jorginho (che con Sarri è finalmente sbocciato) a giocarsi il posto in mezzo, con l’azzurro stavolta sicurissimo del posto e con buona pace di Pirlo e del duo Montolivo-Valdifiori. Il problema si pone ai lati del perno centrale, visto che in questo momento il 4-3-3 è interpretato bene quasi esclusivamente da calciatori stranieri, come Allan e Hamsik nel Napoli. Nel ruolo di guastatore, forzando un po’ la mano, potrebbe essere adattato il jolly Florenzi, con Parolo riserva e magari Sturaro della Juve (e Grassi, of course) a tenere in caldo il posto per il futuro. Dall’altra parte potrebbe giostrare Marchisio, che ‘alla Hamsik’ ritroverebbe le capacità di inserimento mostrate ad inizio carriera, con Bonaventura alle sue spalle e Soriano escluso per un nulla, e solo per problemi di abbondanza. Per caratteristiche tattiche magari i calciatori non si adattano allo stile sarriano, ma il materiale c’è eccome. Mediana Florenzi-Verratti-Marchisio con possibile variante Marchisio-Verratti-Bonaventura. E il giallorosso a fare ‘il Callejon’, ovviamente, il ruolo che forse gli si addice di più.