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L’Italia secondo Sarri: come sarebbe la “sua” Nazionale ad Euro 2016

Maurizio Sarri © Getty Images

 

Niente paura, Maurizio Sarri è e resterà l’allenatore del Napoli. Ancora a lungo, si spera. La Nazionale italiana sarà allenata da Antonio Conte fino a quest’estate, poi ci si dovrà guardare intorno a caccia di un allenatore in grado di poter portare avanti il progetto iniziato dall’ex allenatore della Juventus, che almeno per quanto riguarda il torneo francese sembra avere le idee piuttosto chiare. Nella lista di Conte potrebbero però non rientrare Insigne e Jorginho, per questioni soprattutto tattiche visto che i moduli che sta sperimentando Conte non prevedono calciatori con le loro caratteristiche. Oggi vogliamo provare a fare un gioco, che come tale va preso. Cosa succederebbe se Maurizio Sarri fosse alla guida della Nazionale ai prossimi Europei? Come schiererebbe il suo undici ideale e come gestirebbe la lista dei convocati? Rispetto a Conte ci sarebbe qualche variazione interessante. Un’ipotesi da tenere in considerazione per il futuro dell’Italia, quella del 4-3-3. Purché non sia Sarri l’allenatore: a Napoli ce lo teniamo stretto! Vediamo quindi quale potrebbe essere l’Italia di Sarri e come la schiererebbe in campo, rigorosamente con il 4-3-3 che ha fatto le fortune del Napoli.

(Clicca su SUCCESSIVA per scoprire chi avrebbe chiamato Sarri nella “sua” Nazionale)

Marco Sportiello © Getty Images

 

BUFFON E LA NOVITA’ SPORTIELLO: I PORTIERI DELL’ITALIA DI SARRI

Naturalmente sul titolare non si scappa: Gigi Buffon, fresco recordman di imbattibilità in campionato e probabilmente alla sua ultima competizione internazionale da protagonista. La maglia da titolare non gliela toglie nessuno, anche perché nessuno è alla sua altezza e non lo sarà finché SuperGigi non deciderà di appendere i guantoni al chiodo. Qualcosa però potrebbe cambiare alle sue spalle: Sirigu, ormai riserva fissa al PSG, potrebbe perdere il posto di secondo a vantaggio di qualche giovane rampante, magari quel Marco Sportiello che Sarri e Giuntoli stanno provando a portare a Napoli già dall’estate. Altri nomi proponibili (pur non escludendo al 100% il comunque blasonato Sirigu) sarebbero sicuramente Perin e Donnarumma, vista la nota abilità del toscano a lanciare i giovani prospetti. Lo vedremo anche nel parco difensori.

Daniele Rugani © Getty Images

 

CERTEZZE E GIOVANI RAMPANTI: I DIFENSORI DELL’ITALIA DI SARRI

Anche al centro della difesa probabilmente ci sarebbero poche variazioni. Il duo BonucciChiellini è difficilmente comparabile a qualsiasi altra coppia difensiva italiana, alle spalle nessuno più di Andrea Barzagli darebbe sufficienti garanzie e sembra difficile tagliarlo fuori. Con loro ci sarebbe sicuramente Daniele Rugani, lanciato proprio da Sarri e fedelissimo dell’allenatore. Un ‘quarto’ pronto a prendersi le responsabilità nel momento giusto, di certo molto più coinvolto di quanto non lo sia adesso nelle gerarchie di Conte, con buona pace di Acerbi, Astori e gli altri che Conte sta facendo ruotare e che con Sarri probabilmente sarebbero anche dietro Tonelli. Una chance anche per Romagnoli, utilizzabile anche da terzino sinistro e quindi potenziale e preziosissimo jolly. Con Sarri poi tornerebbero in auge i terzini, che con la difesa a tre di Conte trovano spazio solo se fluidificanti. Il posto a destra sarebbe sicuramente di Darmian, con Abate, De Sciglio e De Silvestri a giocarsi le loro chance, mentre a sinistra l’unico esterno in questo momento davvero proponibile (oltre a Romagnoli adattato) potrebbe essere Antonelli del Milan, con De Sciglio possibile riserva. Sul piano tattico, rispetto al Napoli, la difesa azzurra avrebbe più trazione a destra se giocasse Romagnoli a sinistra mentre sarebbe più propositiva sull’out mancino con Antonelli titolare.

Jorginho (© Getty Images)

TECNICA, TANTO DINAMISMO MA POCA SOSTANZA: I CENTROCAMPISTI DELL’ITALIA DI SARRI

Qui vengono le dolenti note. Nel ruolo di regista siamo abbastanza coperti, anche perché uno dei due deve proprio a mister Sarri la sua esplosione. Verratti e Jorginho (che con Sarri è finalmente sbocciato) a giocarsi il posto in mezzo, con l’azzurro stavolta sicurissimo del posto e con buona pace di Pirlo e del duo Montolivo-Valdifiori. Il problema si pone ai lati del perno centrale, visto che in questo momento il 4-3-3 è interpretato bene quasi esclusivamente da calciatori stranieri, come Allan e Hamsik nel Napoli. Nel ruolo di guastatore, forzando un po’ la mano, potrebbe essere adattato il jolly Florenzi, con Parolo riserva e magari Sturaro della Juve (e Grassi, of course) a tenere in caldo il posto per il futuro. Dall’altra parte potrebbe giostrare Marchisio, che ‘alla Hamsik’ ritroverebbe le capacità di inserimento mostrate ad inizio carriera, con Bonaventura alle sue spalle e Soriano escluso per un nulla, e solo per problemi di abbondanza. Per caratteristiche tattiche magari i calciatori non si adattano allo stile sarriano, ma il materiale c’è eccome. Mediana Florenzi-Verratti-Marchisio con possibile variante Marchisio-Verratti-Bonaventura. E il giallorosso a fare ‘il Callejon’, ovviamente, il ruolo che forse gli si addice di più.

 

Lorenzo Insigne ©Getty Images

INSIGNE PILASTRO E TANTI GIOVANI: GLI ATTACCANTI DELL’ITALIA DI SARRI

E così arriviamo al reparto più ‘gustoso’ e partiamo subito con la novità più lieta. Lorenzo Insigne, che Conte vede a stento col binocolo, nell’ipotetica gestione-Sarri sarebbe il pilastro della squadra, con El Shaarawy pronto a subentrare. Sulla destra, detto di Florenzi, altri due che potrebbero interpretare bene il ruolo sono Candreva e Bernardeschi. Proprio il giovane Bernardeschi per caratteristiche potrebbe essere perfetto anche per il Napoli, come evidenziato già qualche mese fa, quindi figuriamoci per la Nazionale. Tra i due però uno potrebbe restare fuori per lasciare il posto al 23mo (di cui parliamo fra un po’) a cui Sarri non rinuncerebbe mai, sia per stima sia per avere una variabile tattica importante: a malincuore tagliamo Candreva, penalizzato da una stagione-horror in maglia laziale. Arriviamo al ruolo di punta, dove il mister ha sempre prediletto calciatori mobili e tecnici a un profilo magari più fisico e quindi statico. Per questo resterebbe fuori Pellé, mentre si rilancerebbero alla grande le quotazioni di Immobile. Alle sue spalle Zaza, Eder e la rivelazione Pavoletti a giocarsi il posto, con il primo favorito anche se riserva nella Juve. Per chiudere il cerchio il famoso ventitreesimo, l’uomo di fiducia: Riccardo Saponara, senza se e senza ma. Potrebbe essere lui la vera sorpresa nelle convocazioni. Una rosa variegata, pronta ad essere plasmata dalla sapiente mano e dal gioco sarriano, strabiliante in questa stagione. Ci farebbe divertire anche se alla fine non alzasse il trofeo. Eppure mai dire mai…

Ecco quindi nella prossima pagina la lista completa dei 23 convocati e la possibile formazione titolare.

Riccardo Saponara © Getty Images

DA BUFFON A SAPONARA: LA LISTA DEI CONVOCATI DELL’ITALIA DI SARRI

Ecco quindi, proseguendo il nostro gioco, la lista dei 23 azzurri che Sarri porterebbe ad Euro 2016, con relative riserve ruolo per ruolo.

PORTIERI: Buffon. Sportiello, Sirigu. (Riserva: Perin)

DIFENSORI: Darmian, Abate, Bonucci, Chiellini, Rugani, Barzagli, Romagnoli, Antonelli. (Riserve: De Silvestri, Tonelli, De Sciglio)

CENTROCAMPISTI: Florenzi, Verratti, Marchisio, Parolo, Jorginho, Bonaventura. (Riserve: Sturaro, Pirlo, Soriano)

ATTACCANTI: Bernardeschi, Immobile, Insigne, Zaza, El Shaarawy, Saponara. (Riserve: Candreva, Eder, Giaccherini)

 

di Antonio Papa (Twitter @antoniopapapapa)

 

 

Antonio Papa

Giornalista pubblicista dal 2010, "fratello maggiore" di tanti redattori del network, autore di trasmissioni televisive. In TvPlay sono, insieme a Claudio Mancini, il conduttore di FantaTvPlay, di "Chi Ha Fatto Palo" e di altri format creati da noi. Sono una persona che ha fatto della scrittura la sua ragione di vita, coronando un sogno che avevo fin da bambino. Il mio motto è “lavorare seriamente senza mai prendersi sul serio”. Cerco di trasmettere la mia passione e il mio entusiasmo alle persone che lavorano con me: quando ci riesco… ci divertiamo!

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