Allan: “Siamo al livello della Juventus. Hamsik il più forte ma sottovalutato, Sarri non si accontenta mai”

Allan (© Getty Images)

Allan, simbolo del nuovo Napoli e polmone della squadra, si è raccontato quest’oggi ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno. Il giocatore azzurro ha ripercorso la sua prima stagione, non ancora terminata, al Napoli commentando anche la lotta a ranghi serrati contro la Juventus per il traguardo finale: “Mancano otto partite e dobbiamo viverle tutte come finali. Anche questo è un sogno, ma noi dobbiamo restare con i piedi per terra.Non sarà facile, la Juventus le vince tutte. La Roma pure. Noi dobbiamo pensare soltanto a noi e provare a fare il meglio possibile, poi alla fine si vedrà. Certo, sarebbe meraviglioso. Non voglio neanche immaginare cosa accadrebbe”.

NAPOLI VS JUVENTUS SECONDO ALLAN

Credo che siamo uguali noi e la Juventus. Due squadre con campioni e un bel gruppo. Ce la giochiamo. Se sono a casa e in tv c’è la Juve guardo la partita. Ma perché a me piace il bel calcio e quindi è logico che stia davanti alla tv. Ma non mi faccio condizionare, quando vado in campo per la mia squadra, la Juve non esiste più”.

FUORICLASSE IN SQUADRA

Hamsik è il più forte, senza considerare Higuain. Non ho dubbi. È fortissimo, tatticamente e tecnicamente. Poi ha qualità umane fantastiche. Intelligente, sensibile e anche di carattere. Qui in Italia, secondo me, è sottovalutato. Ha qualità importantissime. Gioca nel mio stesso ruolo, a sinistra, vederlo giocare è una meraviglia”.

ALLAN TITOLARE… MA CON QUALCHE PANCHINA

“Certo, ho avuto timore di perdere il posto. Può sempre accadere. Ma il mister è stato chiaro, mi ha detto di stare tranquillo e di continuare ad allenarmi bene. Anzi meglio. L’ho fatto ed eccomi qua. Chi ha giocato al mio posto ha fatto bene, ma il calcio è anche questo: competizione. Tutti dobbiamo essere utili. Il mister ce lo ripete spesso, soprattutto per questo finale di stagione. E’ un martello, ci entra nella testa con le sue parole”.

SARRI TRA PREGI E DIFETTI

“Non si accontenta mai. Ci chiede sempre di più, anche dopo una vittoria. E’ incredibile. Sembra che non sia mai soddisfatto, e martella in continuazione. Questo è il pregio, naturalmente. Perché ci stimola e ci fa crescere. Il difetto è uno solo: fuma davvero tanto”.

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