I numeri magici di Gonzalo Higuain impongono al Napoli di cercare dentro se stesso una forza difficile da riscoprire in altre occasioni: scavare e farlo ancora per provare a lottare contro chi domina da anni in Serie A non è un’impresa facile e il fallimento, che poi tale non sarebbe, va di forza annoverato tra le possibili soluzioni finali. La stagione dell’argentino è strabiliante ma paradossalmente potrebbe non bastare per arrivare ad un ambito trofeo. Perché il singolo conta moltissimo ma non quanto un’intera squadra.
Nella grande bellezza di un azzurro sarriano sempre più vivo, una delle poche macchie riguarda senz’altro la difficoltà del Napoli di portare al gol più calciatori: i partenopei posseggono infatti il record negativo tra le squadre di medio-alta classifica in tal senso, poiché in campionato soltanto altri 9 giocatori, oltre al già citato Higuain, sono riusciti a timbrare il cartellino. Le reti di Hamsik, Insigne, Gabbiadini, Mertens, Allan, Albiol, Callejon, Chiriches ed El Kaddouri non possono risultare sufficienti per chi vuole lottare fino alla fine contro una vera e propria corazzata. Numeri decisamente distanti rispetto a quelli di Juventus e Roma, con i giallorossi che addirittura detengono il record europeo in tal senso per aver permesso a ben 18 calciatori differenti di trovare la rete.
La problematica più evidente pare quella che, soprattutto oggi, rappresenta l’unica vera critica reale che gli addetti ai lavori possono fare al Napoli: senza il Pipita, c’è praticamente il vuoto. Il 4-3-3 attuale è palesemente plasmato per stare alle dipendenze di Higuain, un giocatore che può estrarre diamanti persino dalla pietra pomice. Impossibile però credere che l’argentino possa e debba per forza portare il destino della squadra sulle sue spalle: il buon senso e la razionalità impongono un miglioramento decisivo dei suoi compagni sotto porta. Sia chiaro: criticare chi permette ad Higuain di esprimersi al meglio grazie a sacrifici tecnico-tattici non è assolutamente considerabile come alternativa, poiché se l’ex attaccante del Real Madrid sembra aver trovato la consacrazione definitiva lo deve anche a chi fa il lavoro sporco per lui. Sarà importante, però, aumentare anche negli altri fautori di questa bella avventura il senso di responsabilità e di cinismo nella fase offensiva. Altrimenti, le 29 reti di Higuain rischiano di risultare vane. E questo sì che sarebbe un vero fallimento.