Jorginho in Nazionale: il Napoli ‘aiuta’ il centrocampista a realizzare il sogno

Jorginho

Conte lo chiama, Jorginho risponde. Per l’italo-brasiliano è stato questo il campionato della svolta. Da quando Maurizio Sarri l’ha posto sotto la sua ala protettrice l’ex Verona non si è più fermato: in Serie A è stato ed è attualmente assoluto protagonista e faro delle azioni nevralgiche della squadra. I numeri suggeriscono senza bisogno di parole la sua centralità: ventisette le presenze in campionato per un totale di trenta partite disputate. Non è mancato praticamente mai e quando lo ha fatto è stato per la necessità fisiologica di rifiatare e ripiegare i muscoli. Durante il corso delle conferenze stampa che si sono susseguite quest’anno il tecnico ex-Empoli a più riprese ha decantato le lodi del centrocampista, evidenziando che le sue qualità possono essere considerate preziose quanto rare. Il Napoli lo aveva capito fin dall’inizio, difatti non appena la sua esplosione al Verona, quando formava coppia con Juan Manuel Iturbe, è stata palese, si è fiondato sul giocatore e lo ha portato in azzurro. Non sono mancate le critiche, poiché gettato d’improvviso nella mischia Jorginho ha avuto i suoi attimi di esitazione.

JORGINHO DA BENITEZ A SARRI

Il giocatore di origine brasiliana non è riuscito ad esprimersi ed a dare valore al suo contributo in azzurro durante la permanenza di Rafa Benitez sulla panchina del Napoli. In un primo momento, com’è giusto che sia, il regista ha pagato lo scotto di passare da una realtà con ambizioni più contenute ad un club che lotta da anni per i vertici della classifica e l’ingresso in Europa, magari proprio quella che conta, dalla porta principale. In secondo luogo si è confrontato con uno stile di gioco che non sempre ha assecondato le sue capacità di dirigere ed indirizzare la manovra, ma spesso lo ha costretto a riempire di aria i polmoni, proprio a lui che non li ha per un certo tipo di ‘lavoro sporco’. Si è, insomma, adattato ad una circostanza ed un abito che non gli calzava addosso con l’eleganza che invece dimostra ad oggi. Spesso si è temuto, quindi, che sotto la scorta di una buona offerta sarebbe arrivata la cessione, ma il club ha immediatamente posto veto dinanzi a qualsiasi possibilità in tale senso. De Laurentiis ha avuto ragione: da che nella scorsa stagione Jorginho era stato sostituito in campo 20 volte delle 23 in cui era partito dal 1′, ad oggi soltanto 4 volte è stato chiamato in panchina per dare spazio ad uno dei compagni. Maurizio Sarri ha saputo favorire le sue qualità in un 4-3-3 che sposa perfettamente il suo modo di stare in campo e Jorginho è diventata una certezza. Da quando ha acquisito maggiori sicurezze si è fatto avanti un duplice scenario: il corteggiamento delle big d’Europa e la Nazionale italiana. Il giocatore ha chiarito spesso e volentieri di desiderare i colori dell’Azzurra ma fino ad oggi il ct Conte aveva fatto orecchie da mercante, mentre il centrocampista continuava a suon di ottime performance nel tentativo di convincerlo. D’altro canto, invece, il calciomercato Napoli non è mai stato banco di discussione. Il suo agente, Joao Santos, ha spesso confermato l’interessamento di squadre estere, quali l’Arsenal in primo luogo, ma il Napoli è un punto d’arrivo e non un trampolino di lancio.

FINALMENTE JORGINHO VEDE AZZURRO

Si è fermato Marco Verratti e la sperimentazione di moduli, idee e posizioni ha continuato ad essere nei pensieri di Antonio Conte durante tutto il periodo lontano da Coverciano: questa la duplice motivazione che ha portato alla convocazione finalmente di Jorginho con la maglia dell’Italia. Un momento atteso e sperato, come anche Chalobah ha raccontato per il compagno sui social: l’italo-brasiliano è in Toscana sorridente ed accanto ad Insigne, l’altro prescelto. Il lavoro paga sempre e non è vero che chi vive di speranza muore disperato: basta affiancare il sacrificio al desiderio e nessun orizzonte sarà troppo lontano.

 

di Sabrina Uccello (@SabriUccello)

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