Si torna a parlare del ‘caso Rizzoli sulle pagine della ‘Gazzetta dello Sport’. L’arbitro di Torino-Juventus ha fatto discutere l’Italia intera per le proprie decisione. Non ci si limita al fronte napoletano e juventino. Si è passati infatti dal gol regolare di Maxi Lopez all’espulsione di Alex Sandro. Dalla ‘sceneggiata’ di Lichtsteiner al mancato doppio giallo di Bonucci.
Proprio quest’ultimo, in occasione del calcio di rigore assegnato ai granata, si è reso protagonista di una protesta decisamente accesa, che lo ha portato a un duro faccia a faccia con Rizzoli che, con colpevole ritardo, lo ha ammonito, subendo eccessivamente tale condotta. Il web si è scatenato, chiedendo il rosso per il difensore bianconero. Per la rose si tratta di una “tempesta in un bicchier d’acqua”, definendo il provvedimento giusto per la situazione creatasi.
Bonucci non è nuovo a tale forma di protesta e provvedimenti più duri forse porrebbero fine a tutto questo. Dando per buono il comportamento di Rizzoli, è impossibile non sottolineare come un primo giallo dovesse essere dato al difensore nel primo tempo, per un fallo tattico a centrocampo, così come nel secondo tempo per un ‘placcaggio’ su Maxi Lopez.
Per l’Aia però Rizzoli non ha commesso alcun errore e, riprendendo un esempio ‘resuscitato’ dal web, nulla avrebbe a che fare tale episodio con quello che ebbe come protagonista Francesco Totti. Rizzoli subì in silenzio i suoi ‘vaffa’ al tempo, pensando al ritiro dall’attività, con l’Aia che decise di sospenderlo. Stavolta invece, dopo la pausa e la regolare turnazione, il fischietto tornerà in campo tra tre settimane.