E’ l’amicizia tra tifoserie più longeva d’Italia, ha superato presidenti, calciatori ed allenatori e continua ad essere una delle pochissime certezze da salvare nel calcio italiano. A maggio Napoli e Genoa festeggeranno 34 anni di gemellaggio vero, nato grazie a quel gol di Faccenda voluto da tutto il San Paolo e che permise ai liguri di raggiungere l’insperata salvezza ai danni del Milan. Oggi l’ennesima occasione per rivedersi e festeggiare insieme a prescindere dal risultato, perché quel gesto all’86’ di Napoli-Genoa dell’82 non è mai stato dimenticato e oggi alle 18 sarà ancora amicizia pura e sincera con oltre circa 400 tifosi del Genoa presenti nel settore riservato e con una delegazione che sarà accolta, come sempre, in curva B. Un sodalizio che si è rinvigorito nove anni fa quando il destino bussò alla porta dello Stadio Marassi. Il 10 giugno 2007 Genoa e Napoli raggiunsero, a braccetto, la promozione in serie A in un’atmosfera unica con le tifoserie unite da una passione senza precedenti. Gli azzurri ritrovarono finalmente la massima categoria dopo aver vissuto l’onta del fallimento, mentre il Genoa risalì la corrente, dopo la penalizzazione per corruzione, e si presentò puntuale all’appuntamento con la storia tornando nel calcio che conta in compagnia di quell’amico che non lo aveva mai tradito.
NAPOLI-GENOA, DAL CASO ZUCULINI AD ARMANDO IZZO
Eppure nel tempo sono stati tanti i possibili motivi che avrebbero potuto far saltare un gemellaggio così forte. Tornati in serie A le due squadre hanno spesso lottato per gli stessi obiettivi, con partite sempre tese e cariche di agonismo in contrapposizione alla serenità vissuta sugli spalti. Come se non bastasse anche le due dirigenze spesso si sono scontrate in sede di calciomercato. In pochi ricordano Franco Zuculini e Robert Gucher, attualmente centrocampisti del Bologna e del Frosinone e che 6 anni fa diventarono oggetti del desiderio delle due squadre. In entrambi i casi ad avere la meglio fu il Genoa, nonostante il Napoli avesse trovato l’accordo con le squadre proprietarie del cartellino. Ma Preziosi offrì ingaggi più elevati e riuscì a soffiarli a Bigon ed il suo staff scatenando le ire del presidente De Laurentiis che accusò il patron rossoblu di scorrettezza. Sono stati tanti gli screzi di calciomercato tra le due società, ma anche gli incroci che caratterizzano la sfida di quest’oggi. Tra i difensori a disposizione di Giampiero Gasperini ci sarà anche Armando Izzo da Scampia, promessa della Primavera azzurra e lasciato per poche migliaia di euro alle buste a favore dell’Avellino nell’estate del 2014. La stagione in Irpinia fu decisiva per le sorti del difensore che si rivelò autentico baluardo dei Lupi e attirò subito le attenzioni dei club della massima serie, tra questi il Genoa che lo acquistò a titolo definitivo dandogli quella fiducia che la società azzurra non gli ha mai concesso. Da allora Izzo ha continuato a crescere ed è diventata pedina fondamentale dello scacchiere genoano conquistando anche la convocazione in Under 21.
NAPOLI-GENOA, GLI EX A CACCIA DI RIVINCITA
Ma al San Paolo saranno anche i ricordi a farla da padrone, sopratutto per Blerim Dzemaili e Goran Pandev protagonisti in maglia azzurra dal 2011 al 2014. Il centrocampista e l’attaccante hanno vissuto in simbiosi le ultime stagioni e dopo l’esperienza a fasi alterne con il Napoli, si sono trasferiti al Galatasaray per un anno in chiaroscuro. Il richiamo dell’Italia era troppo forte e così il Genoa ha puntato su di loro e li ha riportati in serie A, aggirando un’altra possibile trattativa con la società azzurra. Questa sera Pandev e Dzemaili calcheranno di nuovo l’erba del San Paolo, questa volta da ex rispettati e con la voglia di fare uno sgarbo all’amato Napoli che di fatto è riuscito a rilanciarli. Il macedone cerca il primo gol in campionato, il centrocampista svizzero vuole dare continuità alle sue prestazioni, il vero tallone d’Achille della sua carriera.
Incroci, screzi e trattative saltate, Napoli e Genoa sono sempre state lì a battagliare con rispetto in campo e in sede di calciomercato, ma alla fine ciò che resta è l’amicizia sugli spalti, lo scambio di gadget e sciarpe, la felicità negli occhi dei tifosi genoani e napoletani, l’abbraccio di due realtà che da decenni rivivono con piacere e soddisfazione la sfida tra le loro squadre del cuore senza dubbi e perplessità. Al San Paolo quest’oggi si festeggia il calcio.
di Claudio Cafarelli Follow @claudioc7