LE PAPAGELLE di Napoli-Genoa: Reina e Kouli colpevoli, per tutto il resto c’è la Pipipedia

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Un primo tempo che fa arrabbiare, sia per come matura il gol sia per l’approccio un po’ molle alla rimonta, o al tentativo di. Poi nella ripresa si vede di nuovo il Napoli che conosciamo, quello che schiaccia gli avversari nella propria metà campo e prima o poi lo spazio per far male lo trova. Errore pesante di Reina e Kouli sul gol, l’ingresso di Mertens dà una verve diversa rispetto ad Insigne e Callejon, entrambi un po’ sulle gambe. Per il resto c’è Gonzalo Higuain, sempre più decisivo e sempre più trascinatore. Due gol da cineteca, altri due diademi su una corona che inizia a diventare davvero pesante. Ma è un dolce peso, come sempre quando parliamo di oro massiccio.

REINA 5 – Spiazzato malissimo sul tiro di Rincon, che era forte ma centralissimo. Poteva respingerlo in qualsiasi modo e invece si fa infilare facile facile. Forse la disabitudine a ricevere tiri in porta gli ha fatto abbassare un po’ la guardia: sono diverse partite che prende gol abbastanza evitabili.

HYSAJ 7 – Le solite chiusure intelligenti, la solita corsa in appoggio a Callejon, un insolito assist nello spazio per Higuain, che può battere a rete senza problemi. Se ha perfezionato anche questo fondamentale siamo di fronte al terzino universale.

ALBIOL 6,5 – Sul gol di Rincon non poteva far nulla, preso com’era a seguire il suo uomo. Nel prosieguo del match contribuisce a restituire solidità a un reparto che sembrava un po’ in difficoltà con la sua solita calma olimpica.

KOULIBALY 5 – In chiusura è il solito muro, ma contro Rincon diventa una staccionata che il centrocampista avversario salta come se fosse il testimonial dell’olio Cuore. Quando entra Cerci poi va nel pallone totale, lo perde un paio di volte e rischia di far infilare anche il secondo. Ci aspettiamo molto di più da lui.

GHOULAM 6 – Si fa valere in fase difensiva, spinge un po’ meno del solito ma porta a casa la pagnotta con una prestazione fatta di costanza e dedizione alla causa. Una garanzia.

ALLAN 7 – Superato il mesetto di appannamento è tornato ad essere quel cagnaccio che ti ringhia alle caviglie fino all’alto lato del campo, che entusiasma il pubblico per i suoi recuperi generosi, che si ripropone in fase offensiva con la costanza di un martello pneumatico. Un Allan così può fare davvero molto comodo per il rush finale.

JORGINHO 6,5 – Piove o non piove questo è il suo passo. Neanche la convocazione in Nazionale sembra aver scalfito la serenità del brasiliano (ex brasiliano?), che continua a smistare e distribuire palloni con una semplicità disarmante, come se fosse tutto scontato. Scontato? Proprio così, provateci voi…

HAMSIK 7 – L’assist l’aveva pure fatto, ed era un assist sopraffino in orizzontale per Higuain, liberissimo di spiazzare Perin grazie alla perla del capitano, ma il Pipita la spara incredibilmente fuori a porta libera. Ma Gonzalo si fa perdonare una mezz’oretta dopo, quando invece raccoglie un passaggio intelligente ma molto più semplice da parte dello slovacco e si inventa il golazo della domenica. Che ci vuoi fare Marek, a lui piacciono le missioni impossibili.

CALLEJON 6 – Un paio di errori sottoporta, la sensazione che Laxalt riesca ad arginarlo ed impensierirlo parecchio anche in fase di ripiegamento. Non demerita, ma per una volta tira un po’ il fiato. (Dal 59′ MERTENS 7 – Come sempre entra che vuole spaccare il mondo, a volte gli dice male ma stavolta a esattamente come dovrebbe andare. Spezza in due la difesa, le sue accelerazioni brucianti mandano in tilt la linea Maginot di Gasperini e contribuiscono al gran finale, quello che poi scrive in gran parte Gonzalo il Magnifico. Diciamo che Dries ci mette tutte le virgole e gli altri segni di interpunzione).

HIGUAIN 9 – Ventinove, dato impressionante se pensiamo che mancano due mesi alla fine e già sarebbe capocannoniere di 8 degli ultimi 11 campionati italiani. Un alieno, non solo nei numeri ma anche nella classe sopraffina e riversa in tutte le sue segnature. Lo stop di suola sul primo, l’azione devastante e il colpo da biliardo sul secondo. Due reti da antologia, per motivi diversi, altre due ciliegine su una torta che sta diventando da enciclopedia del calcio. La Pipipedia: se non fosse così cacofonico l’avremmo già brevettata.  (Dall’87’ EL KADDOURI 7 – Il gol e l’ovazione finale sono un premio meritatissimo a questo ragazzo che sta accumulando meno minuti di Gabbiadini eppure è sempre lì, silenzioso e tranquillo, pronto a sfruttare alla grande anche trenta secondi. Manolo, prendi esempio!)

INSIGNE 5,5 – E’ già qualche partita che sta mostrando un calo che – per carità – è assolutamente fisiologico. Non trova mai la giocata giusta, spreca un paio di occasioni con il consueto (tentativo di) tiro a rientrare, che finisce debolmente tra le braccia di Perin. Lo aspettiamo. (Dal 74′  GABBIADINI 6 – Se non altro stavolta riesce a portare a casa più di un quarto d’ora. Scherzi a parte, purtroppo sembra entrato in un tunnel da cui non è facile uscire, e stasera ci si mette pure un po’ di sfortuna. A referto un assist intelligentissimo per il gol di El Kaddouri, in meno di venti minuti non è certo poco.)

Ed adesso dite la vostra: chi è stato il migliore in campo? 

di Antonio Papa

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