Lorenzo Insigne e Armano Izzo si ritroveranno faccia a faccia al ‘San Paolo’. Una sfida partenopea che rappresenta al meglio la situazione della Primavera azzurra degli ultimi anni. Il Napoli ha smesso o quasi di proporre giovani ‘fatti in casa’. Così nel match fondamentale contro il Genoa ecco l’eccezione e la regola.
Armando Izzo è il ‘classico’ napoletano di belle speranze, costretto a cercare fortuna altrove. Qualche tifoso sosterrà che non si tratta di un campione e che in fondo il Napoli non ha perso un mostro sacro. Va detto però che in casa azzurra ormai non si tenta neanche di dare una prima chance a chi passa per la Primavera. Un test in maglia azzurra non lo merita quasi nessuno, stando alle statistiche, per poi arrivare all’eccezione Lorenzo Insigne.
Una lunga trafila nelle serie minori e la fortuna d’esplodere con un maestro come Zeman alla guida. Quasi impossibile non riportarlo alla casa base, anche se, con Mazzarri in panchina, il suo talento veniva incatenato in panchina fin troppo spesso. Viene ovvio chiedersi perché Immobile sia passato dal Sorrento alla Juventus nel 2008 e che intenzioni abbia la società di De Laurentiis per giocatori come Roberto Insigne e Tutino, tanto per fare due nomi.
Emblematica anche la vicenda Sepe, portiere partenopeo che tanto bene aveva fatto all’Empoli. Il giocatore ha preferito partire, anche perché Giuntoli aveva in serbo il colpo Gabriel, dal ben noto Carpi. Poco spazio in azzurro dietro Reina, Gabriel e Rafael. Così ecco la pista Fiorentina, rivelatasi però un incubo. Spuntano messaggi polemici nei confronti della dirigenza viola e ormai l’addio a fine stagione è inevitabile. Il giocatore tornerà a Napoli, dove probabilmente Gabriel e Rafael non troveranno più posto. Gli azzurri potrebbero dunque ritrovarsi in casa un portiere italiano e napoletano, peccato però che non ci sia affatto programmazione in tutto questo, solo puro caso.