Jorginho: “Cresciuto grazie a Sarri e al suo calcio. Juventus? Noi costretti a fare bel calcio”

Jorginho
Jorginho (© Getty Images)

 

Dopo un anno d’assestamento a Napoli, nel corso del quale si è ritrovato in un centrocampo a due, costretto a compiti difensivi e non di gestione, Jorginho è finalmente esploso in maglia azzurra. Trattenuto da Sarri quando si pensava potesse lasciare la piazza azzurra, è ora uno dei registi più apprezzati del nostro panorama calcistico, con statistiche che lo hanno trascinato in classifica europee.

Ecco le sue dichiarazioni sull’ottimo periodo: “Devo dire che tutto ciò che mi sta accadendo non è soltanto merito mio. – ha dichiarato a ‘I l Mattino’ – Devo ringraziare il lavoro del mister e dei compagni. C’era la voglia di tutti i ragazzi di fare un anno importante e di grandi cose, data la bontà del gruppo”.

SCUDETTO – “E’ qualcosa che ti dà molte motivazioni, spingendoti sempre a migliorare. Il nostro campionato credo sia incredibile ma siamo ancora al secondo posto. Abbiamo voglia di fare benissimo. Restiamo concentrati”.

RENDIMENTO – “Credo il modulo mi abbia aiutato, così come la mentalità del mister nel giocare sempre palla a terra, pressando e provando a imporre il nostro gioco. Tutto questo ha esaltato le mie caratteristiche e mi sto trovando molto bene”.

NAZIONALE – “E’ una conseguenza di quanto fatto con la propria squadra. Continuerò a lavorare seriamente. Se dovesse arrivare, sarà un sogno per me. Ho scelto l’Italia ormai da tempo. E’ giusto così. L’Italia mi ha dato tantissimo. Ho due sogni e sono lo scudetto e l’Europeo”.

JUVENTUS – “E’ una squadra abituata a vincere, anche quando non riesce a giocare benissimo, portando a casa il risultato. E’ qualcosa nel quale noi abbiamo faticato maggiormente. Per vincere dobbiamo creare 6-7 palle gol e fare bel calcio”.

 

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