E’ bastata un’annata trascorsa insieme per creare tra
Pepe Reina ed i napoletani un legame che sembra di sangue e non meramente calcistico, al punto che, dopo un anno a Monaco, il portiere spagnolo di corsa è ritornato in Italia. Una storia d’amore vera e propria che ha fatto le fortune vicendevoli delle parti in gioco. L’ex
Liverpool si è raccontato al
Corriere dello Sport, confidando i suoi desideri per il futuro, anche quello che verrà quando giocoforza appenderà i guantoni al chiodo: “
Io un idolo? Non so se sia vero, forse sì, però io sento l’affetto di Napoli e ciò è accaduto dal primo giorno. E’ stata empatia allo stato puro, immediata. E’ scoccata la scintilla in maniera istantanea. Lo è stato per me e per la mia famiglia, qui ci siamo inseriti senza alcun problema. Forse perché sono passionali come noi, non so cosa dirle. So per certo che dal primo giorno chiunque, e dico chiunque, s’è spinto a mostrarmi affetto, a darmi qualcosa. Io adoro Napoli”
CARATTERISTICHE – Il portiere azzurro è abile anche con i piedi, trasformandosi nell’occasione in un vero e proprio libero: “Ho lavorato da giovane, al Barcellona, con Frans Hoek, il preparatore da sempre di Van Gaal. Mi ha tracciato la strada, perché intanto il calcio richiedeva anche altro ad un portiere. Zubizarreta? E’ stato il mio punto di riferimento, quando ho scelto di giocare in porta. Io ero tifoso del Barça, perché era impossibile non innamorarsi di quella squadra, del suo calcio, e poi quando ci sono arrivato ne sono rimasto ulteriormente affascinato”.