Reina: “Chiudo la carriera a Napoli, ma prima voglio lo scudetto. Teniamoci stretto Sarri”

Pepe Reina  (© Getty Images)
E’ bastata un’annata trascorsa insieme per creare tra Pepe Reina ed i napoletani un legame che sembra di sangue e non meramente calcistico, al punto che, dopo un anno a Monaco, il portiere spagnolo di corsa è ritornato in Italia. Una storia d’amore vera e propria che ha fatto le fortune vicendevoli delle parti in gioco. L’ex Liverpool si è raccontato al Corriere dello Sport, confidando i suoi desideri per il futuro, anche quello che verrà quando giocoforza appenderà i guantoni al chiodo: “Io un idolo? Non so se sia vero, forse sì, però io sento l’affetto di Napoli e ciò è accaduto dal primo giorno. E’ stata empatia allo stato puro, immediata. E’ scoccata la scintilla in maniera istantanea. Lo è stato per me e per la mia famiglia, qui ci siamo inseriti senza alcun problema. Forse perché sono passionali come noi, non so cosa dirle. So per certo che dal primo giorno chiunque, e dico chiunque, s’è spinto a mostrarmi affetto, a darmi qualcosa. Io adoro Napoli”
 
CARATTERISTICHE – Il portiere azzurro è abile anche con i piedi, trasformandosi nell’occasione in un vero e proprio libero: “Ho lavorato da giovane, al Barcellona, con Frans Hoek, il preparatore da sempre di Van Gaal. Mi ha tracciato la strada, perché intanto il calcio richiedeva anche altro ad un portiere. Zubizarreta? E’ stato il mio punto di riferimento, quando ho scelto di giocare in porta. Io ero tifoso del Barça, perché era impossibile non innamorarsi di quella squadra, del suo calcio, e poi quando ci sono arrivato ne sono rimasto ulteriormente affascinato”.
HIGUAIN – Tra leadership e talento c’è anche il Pipita: Stiamo parlando d’un calciatore, el Pipa, che è tra i primi cinque attaccanti al Mondo. Non soltanto giocatore straordinario, ma per noi – e per chiunque lo avesse – fondamentale. Il Napoli ha la fortuna di poterselo godere e ce lo godiamo”.
JUVENTUS – La rivalità storica quest’anno si sente più che mai, poiché entrambe le squadre lottano per il massimo traguardo: “Siamo diversi, tutto qua. E c’è a chi sta bene un modo e a chi un altro. Anche sulle teorie, ad esempio su chi gioca meglio, si possono avere pareri discordanti: perché la Juventus non subisce quasi nulla, è difficile farle gol. Però magari noi offriamo uno spettacolo che appaga. Loro sono in vantaggio ed il destino è nelle mani della Juventus, non nelle nostre. Se le vincono tutte, è fatta. Però, per il momento, si può essere soltanto fieri di questo Napoli, che è a tre punti dai campioni d’Italia”.
TWEET – La sua esultanza al gol di Alcantara allo scadere del match Bayern-Juventus in Champions League ha generato malumore tra i bianconeri: “Ma io sono sempre stato tifoso delle squadre nelle quali ho giocato: un anno fa esultavo quando il Napoli segnava; oggi lo faccio per il Bayern. Io sono amico dei miei amici, tutto qua”.
DESIDERI – Vada come vada questa stagione, Reina per il futuro ha già un piano:“Io credo, spero, anzi ne sono quasi certo, che la mia carriera finirà qua, e lo dico anche in presenza dei dati anagrafici. Ma prima che ciò accada, dovrò vincere lo scudetto con questa maglia e per questa gente. Sarebbe il nostro orgoglio, di tutti quelli che sono in questo Napoli, realizzare questa impresa. Io fuori dai pali che farò? L’allenatore, o il preparatore dei portieri. Ma penso che mi piacerà provare da tecnico. Non penso alla panchina del Napoli, quella è di Sarri ed io uno come lui me lo tengo qua stretto a lungo. Può darsi che resterà a vivere qui ma non è una condizione semplice. Dipenderà da vari fattori: la Spagna, che ci manca, la famiglia, il lavoro. Poi i ragazzi cresceranno”.
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