Vedere un pubblico fischiare una squadra al secondo posto in classifica non è cosa di tutti i giorni. Sarà che la piazza partenopea ha sempre avuto il palato sopraffino, ma la frase ‘Al di là del risultato’ può essere facilmente reinterpretata come un “Vincere sì, ma con il bel gioco. Altrimenti si fischia”.
Nel 1989/1990 tocca a gente come Careca, Zola, Alemao e Di Napoli subire una bordata di fischi e per di più dopo una vittoria per 2-1. L’avversario è il Genoa di Franco Scoglio. E’ la 27esima giornata di campionato e il torneo è agli sgoccioli, il Milan capolista sembra un rullo compressore e le ansie del tifoso medio di non riuscire a cucire lo scudetto sulla maglia, si tramutano in contestazione aperta. Una bella differenza se si guarda ad oggi, dove i tifosi sembrano finalmente maturati e soprattutto quest’anno hanno accompagnato la squadra sempre con grande calore, anche nei momenti difficili.
Gli azzurri non giocano certo un calcio indimenticabile, ma al San Paolo trovano comunque il vantaggio con Francini. A spegnere gli entusiasmi della squadra di Bigon ci pensa però Ruben Paz, che acciuffa l’1-1 all’80’. Il pubblico si scurisce, il tempo stringe e la vittoria sembra ormai un miraggio . Ma al 90’ ecco la magia: dopo un’azione caotica in area di rigore genoana, Zola si inventa una giocata in acrobazia che vale il 2-1 finale. Nel post-partita l’attaccante azzurro chiede rispetto per la squadra, perchè ricevere dei fischi dopo una vittoria è impensabile. Ma poco male, il tifoso è umorale, e la piazza partenopea sarà comunque ricompensata a fine campionato con il secondo scudetto della storia. Missione compiuta.
NAPOLI-GENOA 2-1
NAPOLI: Giuliani, Ferrara, Baroni, Fusi, De Napoli, Alemao, Crippa, Francini, Zola, Careca, Mauro. All. Bigon
GENOA: Braglia, Torrente, Signorini, Collovati, Perdomo, Fiorin, Fontolan, Ruotolo, Eranio, Aguilera, Paz. All. Scoglio
ARBITRO: Baldas
di Vincenzo Matino (Twitter: @vincenzomatino)