Nessuno somiglia a Jorginho. Da quando è arrivato all’ombra del Vesuvio, Maurizio Sarri non ha fatto altro che lodare le doti del calciatore brasiliano, difatti è uno dei perni fissi della squadra nonché tra i calciatori con maggiore minutaggio. Il momento del giocatore non era stato tanto felice ai tempi di Rafa Benitez, poiché la posizione che occupava in campo non era esattamente congeniale al suo modo di interpretare il calcio. Adesso che invece è molto più regista dei movimenti degli azzurri, si sente a proprio agio in mezzo al campo e riesce laddove prima vi erano evidenti lacune. Spesso è stato per tale ragione anche accompagnato dai complimenti della stampa, ma Jorginho non ha mai fatto accenno o cessione ad alcuna forma di auto-elogio ed a testa bassa continua a lavorare, proprio come piace al tecnico ex-Empoli. E che sudi tanto lo dicono i numeri. Da diverse settimane è in cima alla classifica per palloni recuperati dell’intera Serie A, ma dopo la sfida al Barbera contro il Palermo, le cifre raggiunte sono diventate davvero eclatanti: a Jorginho è riuscito il 91% dei passaggi, una cifra che si avvicina pericolosamente alla perfezione, soprattutto se si considera che ne tocca davvero tanti a partita, le stime dicono che ad oggi sia a 2668. Nella classifica nazionale è seguito da altri due azzurri, vale a dire Hamsik ed Albiol. Lo slovacco ha concluso 2299 passaggi, riusciti all’87% mentre lo spagnolo 1992 con la medesima percentuale del capitano.
Alla luce di quest numeri è chiaro che Antonio Conte non debba lasciarsi sfuggire la possibilità di volare verso Euro2016 con un centrocampista in più tra le fila, se poi consideriamo che il perno Marco Verratti ha accusato ultimamente dei leggeri problemi fisici. Jorginho chiama, Sarri e l’intero entourage spingono la mano: non si può fare orecchie da mercante davanti a tanta evidenza.
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)