1 VS 1 – Pepe Reina e Stefano Sorrentino: tra tradizione e leadership

Pepe Reina (© Getty Images)
Pepe Reina (© Getty Images)

Domenica sera il San Paolo aprirà le sue porte per accogliere il primo Palermo di Walter Novellino. La formazione rosanero è stata scaricata in settimana da Iachini, il quale ha deciso di interrompere il suo rapporto lavorativo con Zamparini per eccessive incongruenze. Sarà inedita quindi la squadra siciliana, poiché ovviamente non è stato ancora possibile conoscere ed immaginare come il nuovo allenatore sistemerà tatticamente la squadra a sua disposizione. Una sola certezza non dovrebbe essere scalfita, vale a dire la presenza tra i pali di Sorrentino, che negli ultimi mesi ha affermato la sua presenza di leader nello spogliatoio indipendentemente dagli eventi esterni. Altrettanto importante è per il Napoli la presenza di Pepe Reina, ragion per cui è interessante osservare questo parallelo.

STORIE INCROCIATE

Napoli, più precisamente la Campania, è stata da sempre nel destino di entrambi i portieri. Stefano Sorrentino è nato a Cava de’ Tirreni sebbene abbia intrapreso la sua carriera calcistica nelle giovanili della Lazio, mentre Pepe Reina ha scelto come ultima tappa la terra partenopea per coronare una carriera che è stata ricca di riconoscimenti e soddisfazioni. Juventus, Torino, Aek Atene, Chievo e Palermo sono state le tappe più importanti dell’estremo difensore rosanero, ma indubbiamente è stato tra le fila della formazione veronese a trovare la sua dimensione migliore e ad affermarsi definitivamente. A quasi 37 anni Sorrentino dimostra ancora un’ottima condizione fisica, al punto che di ritiro non si sente ancora nemmeno il sussurro. Tendenzialmente tende ad abbandonare poco la porta ed a disporsi in campo secondo un atteggiamento più classico, poco gioco di gambe quindi, ma è una risorsa in caso di rigori: è solito parlarli o quantomeno indovinare l’angolo preferito dall’avversario di turno.

Molto diversa la carriera di Reina poiché svoltasi essenzialmente nei grandi panorami spagnoli (Barcellona e Villarreal) ed a Liverpool e Bayern Monaco, ma con Sorrentino ha in comune il carattere tipicamente spigliato e valiente degli uomini del Sud, così come la capacità di leadership. Reina è un portiere che ama allontanarsi dall’arco e giocare la palla, vestendo il ruolo di quello che un tempo fu il libero delle difese. Proprio come Sorrentino, anche lo spagnolo è figlio d’arte:  suo padre ha giocato nelle fila dell’Atlético Madrid, Barcellona e Cordoba, mentre quello del portiere rosanero si è dilettato particolarmente con Napoli, Cagliari, Bologna e Catania.

NUMERI

Nelle due stagioni azzurri, intervallate da un anno bavarese, Pepe Reina ha collezionato, fino ad oggi, 58 presenze di cui 30 nella stagione 2013-2014. Soltanto una volta ha subito un giallo, vale a dire nel corso di quest’anno contro l’Empoli. Avventura da titolarissimo anche per Sorrentino, il quale in quattro anni rosanero ha accumulato 107 presenze totali ed una sola ammonizione nella sfida esterna contro l’Udinese. Buona fortuna.

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

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