BABY FENOMENI – Davie Selke, un altro Klose

FUERTH, GERMANY - NOVEMBER 17: Davie Selke of Germany celebrates after scoring his team's third goal during the 2017 UEFA European U21 Championships Qualifier between U21 Germany and U21 Austria at Stadion am Laubenweg on November 17, 2015 in Fuerth, Germany. (Photo by Micha Will/Bongarts/Getty Images)
(Photo by Micha Will/Bongarts/Getty Images)

Il tempo di Miroslav Klose alla Lazio sta giungendo al termine, poiché le leggi della fisiologia ad un certo punto del percorso prendono il sopravvento sul talento e bisogna fare i conti con il tempo che corre. Per un tedesco che va, tuttavia, c’è un tedesco che viene. Il futuro, infatti, presenta alla porta Davie Selke, attaccante attualmente in forza all’RB Lipsia. Conosciamolo meglio. 

BIOGRAFIA

Nato a Schorndorf nel ’95, Selke intraprende la sua avventura calcistica nel 2009 all’Hoffenheim, dove svolge la maggior parte della sua formazione da professionista. Per soli 50.000 euro il Werder Brema se acquisisce le prestazioni e lo porta in prima squadra nello stesso anno. Il vero salto di qualità, tuttavia, arriva quando il suo talento si regolarizza ed ottiene un passaggio al Lipsia che riesce a garantirgli una continuità maggiore in mezzo al campo, la quale gli permettere di confermare le sue doti da bomber puro. Nel 2011 comincia anche l’avventura con la maglia della Nazionale tedesca, i cui selezionatori individuano nell’immediato le capacità del ragazzo, e da quel momento non ha mai mancato un appuntamento dall’Under 16 all’Under 20 segnando un totale di 20 gol in 30 incontri.

CARATTERISTICHE

La vera forza di Selke è indubbiamente la presenza fisica che garantisce in area di rigore. Nonostante non sia particolarmente robusto, è alto ben 192 cm, i quali sono tutti sfruttati nel momento dei colpi di testa. Ricorda molto da vicino Miroslav Klose anche per questo e per la purezza che rappresenta nelle doti di centravanti: fiuto del gol, capacità di gestire la palla quando gli viene spedita sui piedi da parte dei compagni ma anche una buona tecnica, che si nota appieno nelle accelerazioni di cui si rende protagonista. Indubbiamente bisogna che migliori nell’egoismo, che spesso è eccessivo sebbene non possa ancora permettersi di essere in tutto indipendente dal lavoro dei compagni di reparto. Il talento c’è ed è cristallino: che si faccia avanti la prima coraggiosa.

 

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

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