Di Natale: “Insigne è il mio erede. Vorrei conoscere Maradona”

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Capitano e bandiera dell’Udinese, all’età di 38 anni Antonio Di Natale ha annunciato il ritiro dal calcio giocato a fine stagione. Arrivato ad Udine nel lontano 2004 ha collezionato 443 partite mettendo a segno la bellezza di ben 226 reti, numeri da capogiro che lo hanno portato a giocare anche la Champions League e diventare, negli anni d’oro, uno dei punti cardine dell’attacco della Nazionale. L’età inizia a farsi sentire ma nelle ultime partite è riuscito a riacquistare una maglia da titolare, nell’intervista alla rivista ‘Undici’ ha dichiarato: “Nel gruppo ci sono tanti ragazzi che meritano di giocare, a me fa piacere giocare, correre, ma anche loro devono avere il giusto spazio. In undici anni ad Udine ne ho visti passare tanti di giocatori e molti hanno fatto grande carriera“. Gli è stato chiesto se attualmente nel campionato italiano c’è qualche giocatore a cui si sente vicino per doti tecniche e caratteristiche e Di Natale ha fatto il nome di un napoletano: “Insigne è quello che più si avvicina a me. E’un grande professionista ed un ottimo giocatore, ci sentiamo spesso. Quando è venuto ad Udine a giocare col suo Napoli è sceso negli spogliatoi e abbiamo scambiato quattro chiacchiere, mi sono permesso di dargli qualche consiglio per diventare ancora più forte di quanto lo è ora. Il segreto è segnare e mettersi in mostra, oltre che servire assist vincenti ai compagni“. Ha anche sottolineato un suo sogno purtroppo mai avveratosi: “Ho sempre voluto affrontare e conoscere Maradona, è un grande. Nel 2010 c’era la possibilità di incontrarci al Mondiale ma alla fine non andò bene a nessuno dei due“.La sua Udinese è in lotta per la salvezza, dista dalla zona retrocessione solo quattro punti e a causa delle ultime brutte prestazioni alcuni rumors parlano della panchina del tecnico bianconero Colantuono in bilico. Sull’argomento salvezza ha chiuso l’intervista esprimendosi cosi: “Il campionato di Serie A negli ultimi anni aveva perso un po’ di qualità, quest’anno però è molto meglio. Ci sono più squadre che lottano per lo scudetto e in zona salvezza, a parte il Verona in netta difficoltà, ce la giochiamo tutti“.
Di Oscar Maresca

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