Sono tanti i meriti di Sarri nel gioco profuso dal Napoli quest’anno. E’ vero che Coppa Italia ed Europa League sono obiettivi ormai sfumati ma va detto che la sfortuna è stata decisiva, soprattutto nel secondo caso. Ad ogni modo, anche nei momenti difficili gli azzurri non hanno mai smesso di proporre il proprio gioco aggressivo, con il tecnico che ha valorizzato incredibilmente almeno cinque giocatori, come ricorda la ‘Gazzetta dello Sport’, che con Benitez erano dati per ‘defunti’.
Oggi ha offerte da mezza Europa e anche il ct della Francia, con grande rammarico, riflette su una sua impossibile convocazione. Koulibaly però era con Benitez un giovane di talento ma irregolare e facile all’errore. Tutto è cambiato in una sola estate, con il giovane centrale che è ora un perso della difesa azzurra e dà sempre l’idea d’essere insuperabile o quasi. A lui si aggiunge Hamsik, in grado di ritrovare il proprio ruolo di capitano, la voglia di sentirsi fondamentale per il progetto ma soprattutto il suo gioco, fatto d’intensità, qualità e tanti inserimenti. Si arriva poi a parlare di Jorginho, vero regista della rosa, che ha saputo dimostrare di valere la maglia azzurra, alla quale in estate stava per dire addio. Per lui si attende la convocazione del ct Conte e, nel giro di un mese, c’è da dire che ha saputo relegare in panchina uno dei crack della passata stagione come Valdifiori. Altro esempio è Ghoulam, che proprio di recente contro il Chievo ha sfoderato una prestazione incredibile. E’ sempre stato bravo in fase di spinta ma ora è finalmente un terzino completo, in grado di chiudere con precisione negli interventi difensivi. Infine è un doveroso riferimento va a Insigne, liberato dai compiti difensivi, si è mostrato in tutto il suo valore. Decisivo negli assist come nei gol, con addosso i gradi immaginari del capitan futuro.
Ora il Napoli può vantare un ricco tesoretto, frutto del lavoro di Sarri. De Laurentiis non ha però intenzione di privarsi di nessuno di loro, lottando anzi quest’estate per evitare che una stagione negativa o due, dal punto di vista del rendimento, potessero far perdere dei veri e propri talenti.