IL CASO – Inler, Vargas, Bigon e gli altri: chi va via da Napoli piange mille volte

cessioni Napoli
Gokhan Inler (Getty Images)

 

Cessioni dolorose. Chi viene a Napoli piange due volte, quando arriva e quando va via: questo proverbio, reso famoso da ‘Benvenuti al Sud’, è diventato un po’ un manifesto partenopeo, adottato lo scorso anno anche da un Pepe Reina malatissimo di saudade. Nostalgia canaglia, la stessa che avrà preso di certo tanti protagonisti dello scorso anno che hanno chiesto o a cui è stato imposto di cambiare aria. Tutti a piangere la seconda volta, ovvero quando sono partiti, perché all’arrivo sembravano tutt’altro che scontenti. Ma se ripercorriamo la casella delle cessioni del Napoli di otto-nove mesi fa ci rendiamo conto di quanto abbia detto male a chi è partito e ha sposato una causa diversa.

DA INLER A VARGAS: LE CESSIONI DEL NAPOLI VIVONO UN PESSIMO MOMENTO

Tante speranze, spesso disattese. Così è andata agli ex azzurri che hanno preso altre strade. A scorrere la lista dei partenti non ce n’è uno che abbia avuto una ‘rivincita’ se così vogliamo chiamarla, anzi se la passano tutti maluccio. Partiamo dagli ‘epurati’ recenti del calciomercato Napoli: Henrique ha appena iniziato, Zuniga continua a vedere il campo (molto) a singhiozzo, De Guzman è un fantasma anche a Carpi. E che dire dei giovani: Maiello ad Empoli è una riservissima, la rottura di Sepe con la Fiorentina è diventata un caso nazionale, così come la mega-rissa di Andujar con l’Estudiantes. Il resto è un mezzo disastro o un disastro totale. Stendiamo un velo pietoso sul povero Michu, ormai di fatto un ex calciatore, mentre Gokhan Inler sta assistendo all’epopea del Leicester di Ranieri da posizione privilegiata: dalla panchina, nel migliore dei casi. Cinque presenze in campionato, davvero poco per un calciatore che solo qualche anno fa era stato pagato 18 milioni (!) dal Napoli. A proposito di acquisti milionari, vi siete mai chiesti come stia andando l’avventura di Edu Vargas all’Hoffenheim? Ve lo diciamo noi: 14 presenze, una sola rete. Come si dice oggetto misterioso in tedesco?

CHI HA LASCIATO NAPOLI MA ALMENO CI HA PROVATO: DA GARGANO A ZAPATA, GLI ADDII AGRODOLCI (MA SENZA RIMPIANTI)

Ora però non la facciamo tragica eh: c’è pure qualcuno che ha tenuto botta, pur senza farsi mai rimpiangere. Miguel Britos che si sta giocando le sue carte al Watford, ma senza strabiliare (non che se lo aspettasse nessuno eh, sia chiaro). Benino anche Zapata all’Udinese: l’inizio da top player, il brutto infortunio, il ritorno con qualche panchina di troppo. Chissà se l’intervista in cui Duvan afferma di voler mettere radici a Udine è ancora valida come un mese fa. Proseguiamo con Gargano, che si gode il Messico e sta conducendo il Monterrey in testa al ‘clausura’. Mesto presidia (benino) la fascia destra del Panathinaikos, qualche sorriso anche dai giovani: Dumitru si sta ritagliando uno spazio discreto con il Latina, tanto da essere andato a bersaglio anche ieri, mentre Uvini è diventato un buon titolare del Twente, in Olanda, e Radosevic si disimpegna bene sia in patria (Rijeka) che in Spagna, all’Eibar. Bene anche l’ultimo ad essere partito, Jacopo Dezi, ottimo inizio con la maglia del Bari. Ma vi sfidiamo a trovare un solo motivo di rimpianto per almeno uno di loro: se qualcuno lascia Napoli, a quanto pare, è perché è davvero finita la benzina. Lo dimostrano i fatti.

BENITEZ, BIGON E GLI ALTRI: CHE DISASTRI LONTANO DA NAPOLI!

La situazione cambia molto poco anche parlando di allenatori e dirigenti. Rafa Benitez ha coronato il suo sogno di allenare il Real Madrid, ma il sogno si è trasformato presto in un incubo. I problemi con lo spogliatoio, il rapporto mai decollato con i tifosi, i risultati poco convincenti e l’inevitabile (o forse no…) epilogo: il 4 gennaio 2016 Benitez è stato esonerato dal Real Madrid e il suo posto l’ha preso Zinedine Zidane, che però – va detto – non se la sta passando tanto meglio. Nella valanga è finito travolto anche Fabio Pecchia, che oltre alle imprese da calciatore col Napoli potrà raccontare ai nipotini di essere stato ‘entrenador adjunto’ del Real Madrid. Ora si parla di Pecchia come nuovo allenatore del Latina, dove sostituirebbe Somma appena esonerato e ritroverebbe il già citato Dumitru: glielo auguriamo senz’altro. Frittata anche per Riccardo Bigon, che a giugno ha sposato la causa del Verona. Una causa persa, per ora, con i veronesi ad un passo dalla retrocessione e pronti a resettare in toto il progetto avviato dall’ex ds azzurro. Probabilmente si saranno pentiti un po’ tutti di aver mollato Napoli, di sicuro qualche rimpianto ci sarà. Ci pensino bene gli attuali scontenti…

 

di Antonio Papa (Twitter @antoniopapapapa)

 

 

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