“Il Chievo è molto sereno ma ha una gran voglia di impresa“. Simone Antolini, giornalista de ‘L’Arena’, ci parla del periodo dei clivensi a poche ore dal fischio di inizio. Dopo tre gare consecutive senza vittoria, il Napoli ha l’obbligo di riprendere il filo interrotto a inizio febbraio contro il Carpi. Stasera al ‘San Paolo’ c’è il Chievo di Maran, quasi salvo ma voglioso di mettere la ciliegina sulla torta. Intervistato da NapoliCalcioLive.com, il giornalista ha così esordito: “C’è rilassatezza ma anche determinazione. La squadra sta bene dal punto di vista fisico anche se ci sono alcune assenze pesanti. Per ora è a più undici dalla zona retrocessione“.
CHIAVE TATTICA – Inevitabile sarà un approccio difensivista da parte di Maran. La sua squadra ha poche armi per competere alla pari con i blasonati avversari. Antolini fa una disamina tattica: “Al Napoli non si può dare campo e profondità altrimenti diventa micidiale. L’obiettivo veronese non sarà solo quello di difendersi: gli attaccanti faranno pressing già a centrocampo sui portatori di palla e proveranno a ripartire costruendo l’azione con improvvise accelerazioni. Meggiorini è molto bravo ad attaccare la profondità. Il difetto del Chievo è che a volte non riesce a giocare in maniera veloce, mentre la compattezza è un punto a favore; se riuscisse a mettere più intensità nelle gare andrebbe meglio. Se il Napoli non avrà pazienza e romperà gli equilibri tattici per vincere la gara, potrebbe rischiare in alcune ripartenze. Per quanto concerne la lotta scudetto – conclude il giornalista – sarebbe bello vedere un campionato aperto fino alla fine. Magari con l’inserimento anche della Roma“.
PROBABILE FORMAZIONE – Maran deve sciogliere gli ultimi dubbi. A centrocampo c’è il ballottaggio tra Hetemaj e Rigoni, con il secondo favorito. In attacco, invece, uno tra Mpoku, Pellissier e Floro Flores affiancherà il rientrante Meggiorini. Questo il probabile schieramento clivense: Bizzarri; Frey, Dainelli, Cesar, Cacciatore; Castro, Rigoni, Radovanovic; Birsa; Meggiorini, Mpoku.
A cura di Mario D’Amiano (Twitter: @mariodamiano93)