Battere il Chievo per coltivare il sogno, Sarri indica la strada

Maurizio Sarri ©Getty Images
Maurizio Sarri ©Getty Images

Dopo un complicato febbraio il calendario sorride al Napoli, ma Maurizio Sarri non molla la presa e ricorda, nonostante le poche domande, l’importanza e le difficoltà della sfida contro il Chievo di Rolando Maran  Per vincere lo scudetto, bisogna vincere le partite. Domani la sfida è complicata, perché il Chievo ha perso poco in trasferta. Pensiamo a domani, perché dalle vittorie arrivano di conseguenza gli obiettivi. I veronesi sono solidi, la classifica non dice la verità. Al momento è la nostro unica preoccupazione”.

I NUMERI NON SI DISCUTONO – Sono poche le parole del mister sull’avversario di domani sera, tante le domande sul febbraio in chiaroscuro e sulle critiche per un presunto calo di forma. Sarri non ci sta e risponde numeri alla mano “Nel mese di febbraio abbiamo avuto 29 occasioni da gol e subite 13, quindi non credo che siamo in difficoltà sebbene segniamo di meno. Qui si ha la mania di dire sempre che il calo è per problemi fisici, ma contro la Fiorentina abbiano dei dati che sono al secondo posto come record stagionale se non addirittura in testa (legge alcuni numeri, ndr). Le opinioni si rispettano, ma i numeri non si discutono. Semplicemente abbiamo sfruttato di meno le nostre possibilità. Può darsi che le responsabilità siano anche nostre, nel caso dei gol subiti non è mancata la malasorte”. Lo scudetto come un sogno da coltivare, sempre con i piedi per terra perché c’è un budget poco consono per le ambizioni di questa stagione “Tutti vogliono provarci, noi non possiamo aspirare a questo in maniera normale: deve essere un sogno. Con il nostro budget, se si parte per vincere il campionato, siamo fuori di testa. Ma il sogno da motivazione ed ogni tanto si avvera. Il sogno non si comanda con i dati, è giusto farlo. In un mese sono mancati risultati, abbiamo giocato con squadre forti e le prestazioni sono state superiori a quanto abbiamo ricavato. Bisogna andare avanti come prima senza farsi tanti pensieri”.

CRITICHE E TURNOVER – Sono undici i giocatori utilizzati da Maurizio Sarri che vanno oltre gli 800 minuti giocati, ovvero un terzo dei 2400 trascorsi finora. Talmente pochi che relegano il Napoli, insieme al Chievo, all’ultimo posto, ma Maurizio Sarri critica senza indugi questa speciale classifica “Non significa nulla, perché ci sono minuti da considerare anche in Coppa e Nazionale”. Ciò che interessa al tecnico azzurro è l’appoggio del tifosi per continuare a sognare un traguardo inimmaginabile ad inizio stagione “Ai tifosi dico che devono stare tranquilli perché noi faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità”. Non poteva mancare un riferimento alle critiche ricevute in queste settimane dopo il leggero calo di risultati “Mi dà fastidio quando la gente parla solo in relazione al risultato. Se a Torino fosse finita 0-0, il commento sarebbe stato completamente diverso. Questo però fa parte del gioco, c’è chi deve vendere i giornali e chi deve essere seguito il televisione.Il commentatore fa un mestiere bello, perché spara ca***ate e nessuno dice nulla, se lo faccio io, vengo mandato a casa”.

Chiosa finale sulla possibilità che l’eliminazioni dalle coppe possa paradossalmente aiutare la squadra nella gestione delle energie fisiche e nervose  “Avere un solo impegno a settimana vedremo dalla prossima se ci apporterà benefici. Al momento abbiamo giocato lunedì, quindi il riposo è stato limitato. Sicuramente giocare così spesso può stancare dal punto di vista mentale, poiché si tratta di spendere energie nervose e ricaricarsi in poco tempo. Ci può aiutare anche perché avremo più tempo per preparare le partite”. 

di Claudio Cafarelli

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