Tutto sommato è un buon punto per un Napoli a tratti in difficoltà enorme contro una Fiorentina davvero splendida, molto intensa e con grande qualità. Gli azzurri tengono botta e riescono a trovare il gol su un’azione un po’ fortunosa, che sblocca un Pipita finalmente ritrovato. Male a centrocampo, dove i viola fanno un pressing bestiale, qualche disattenzione di troppo in difesa, per fortuna di Sarri stavolta la sorte gira bene e un paio di traverse salvano i suoi dal tracollo nel primo tempo. Si potrebbe dire che non si vince da un mese, in realtà è stata una gran bella partita, anche per merito del Napoli, e anzi nella ripresa – complice il calo di Tello e soci – ha avuto più occasioni addirittura per vincerla.
REINA 6 – Il gol d’infilata su calcio d’angolo non glielo si può imputare, così come non gli si può dare davvero merito di aver ‘ipnotizzato’ Kalinic sulla traversa nel primo tempo.
HYSAJ 6 – Prestazione altalenante per il gioiello albanese, in difficoltà quando i viola partono come sanno loro ma sempre pronto al sacrificio.
ALBIOL 6 – In una partita difficilotta lui riesce a tenere comunque botta. Soffre, qualcosa lo concede pure, come ad esempio sul gol di Marcos Alonso, ma sa sempre metterci una pezza.
KOULIBALY 5,5 – Deconcentrato, spesso approssimativo, nel primo tempo Kalinic e Tello lo inducono spesso all’errore. Il resto ce lo mette lui con diversi peccati di superficialità. Decisamente meglio nella ripresa. Il Napoli non sarà certo il Barcellona, come dice il suo procuratore, però forse anche lui un altro po’ di pane lo deve mangiare ancora.
GHOULAM 5,5 – Tello lo fa ammattire, gli fa vedere letteralmente i sorci verdi. L’algerino soffre da morire eppure limita abbastanza i danni, poi prova a ripartire di gran carriera. Prestazione double-face.
ALLAN 4,5 – I ritmi indiavolati e la condizione in calo lo penalizzano parecchio. Non azzecca un passaggio che sia uno, non riesce a chiudere praticamente mai, Alonso e Borja Valero popoleranno le sue notti per un po’. Una gara da incubo. (Dal 66′ DAVID LOPEZ 5,5 – Non entra benissimo, sbaglia qualche passaggio elementare ma almeno ci mette un po’ di freschezza atletica).
JORGINHO 5 – A proposito di gente che soffre i ritmi troppo serrati, anche lui sembra sempre in difficoltà, con Mati Fernandez che non dà alcun punto di riferimento e che lo pressa costantemente. Non è un gran momento per il centrocampo del Napoli, non lo è neanche per lui, che sembra giocare a memoria anche quando gli altri non lo seguono.
HAMSIK 5,5 – A intermittenza, troppo a intermittenza. Vecino gli toglie spazi vitali quando lo aggredisce il capitano si chiude come una lumaca nel guscio e non riesce a pungere. Ma quando gioca di prima è un piacere.
CALLEJON 6 – Alonso lascia più di uno spazio, lui quando può parte in contropiede e sa far male. Sbaglia un gol clamoroso a tu per tu con Tatarusanu dopo un’azione strepitosa, alterna grandi momenti a flessioni fisiologiche. Anche per questo Sarri lo fa rifiatare. (Dal 75′ MERTENS 6,5 – Un buon quarto d’ora, aggiunge freschezza e anche un po’ di qualità. Manda in porta Higuain, che era in fuorigioco, poi anche Gabbiadini che serve Insigne. Più di così non poteva fare).
HIGUAIN 6,5 – Forse quel kg e mezzo in più che gli contestava De Laurentiis era il peso del non-gol che si portava dietro. Alonso e Tatarusanu gli regalano la rete sblocca-incantesimo (che incantesimo poi, neppure un mese…), lui ringrazia e porta a casa poi ricomincia a giocare a calcio come fa. Solo un miracolo del portiere viola gli nega la doppietta, dopo ci ‘pensa’ un fuorigioco millimetrico. Ma il Pipita c’è. (Dall’89’ GABBIADINI sv)
INSIGNE 6 – Un po’ sulle sue, molto sulle sue. Sembra timido, si tiene sempre lontano dal pallone, ad un certo punto con Higuain a un passo addirittura si scansa. Spende tantissimo in copertura, lì sulla destra Tello fa più male di una spada. Meglio in copertura che in affondo, un match di grande sacrificio.
ALL. SARRI 5,5 – Per tutto il primo tempo è di gran lunga il peggior Napoli della stagione, merito anche di una Fiorentina devastante, che gioca un gran calcio. Un paio di calciatori sono davvero in debito, i cambi come spesso accade sono tardivi. Allan ad esempio andava tolto un po’ prima. Comunque alla fine riesce a sfangarla anche grazie al dodicesimo uomo in campo, quel Culovic che in passato era stato il peggiore in campo. Una volta tanto…
di Antonio Papa (Twitter @antoniopapapapa)