Archiviata la questione Europa League, il Napoli torna a concentrarsi sul campionato. Dopo il pareggio contro il Milan della scorsa settimana, gli azzurri si ritrovano ad affrontare un altro insidioso impegno. La squadra di Maurizio Sarri, infatti, è attesa al Franchi per la super sfida contro la Fiorentina. Anche i viola hanno salutato anzitempo la competizione europea, ma vogliono raggiungere a tutti i costi il terzo posto.
ALLENATORE. Arrivato in Italia in punta di piedi, Paulo Sousa ha saputo dare continuità di gioco ad una Fiorentina già ben impostata dal lavoro stupendo di Vincenzo Montella. Il tecnico portoghese si è conquistato in poco tempo la fiducia dei tifosi ma anche dell’Italia tutta. La sua Fiorentina gioca un calcio arioso, più verticale rispetto a quelle precedenti. Complimenti davvero.
COME GIOCA. 3-5-2
Tatarusanu; Roncaglia, Gonzalo, Astori; Bernardeschi, Vecino, Badelj, Borja Valero, Marcos Alonso (Tello); Ilicic, Kalinic.
Paulo Sousa ha creato una Fiorentina camaleontica. Diversi moduli utilizzati nel corso di questi mesi, ma l’idea di gioco è rimasta sempre la stessa: possesso palla e verticalizzazione al momento giusto. Domani, contro il Napoli, i viola potrebbero schierarsi con un 4-2-3-1, lo stesso visto contro l’Atalanta domenica scorsa (partita vinta 3-2 dagli ospiti).
In difesa la certezza si chiama Gonzalo Rodriguez. Capitano e titolare inamovibile, che si giochi a due o a tre. Affiancato egregiamente da Davide Astori, rivitalizzato dalla cura Sousa dopo l’annus horribilis con la maglia della Roma. In estate, tra l’altro, fu vicinissimo al Napoli. Meno affidabile Facundo Roncaglia…
Il centrocampo è la vera forza di questa squadra. Borja Valero: il faro. In qualsiasi ruolo, lo spagnolo riesce sempre e comunque a giganteggiare. Matias Vecino, che Sarri avrebbe abbracciato volentieri in azzurro, non è più una sorpresa ma solida realtà. Sousa può contare anche sul ritorno di Milan Badelj, il quale si era infortunato a inizio gennaio.
Ma ora passiamo all’attacco, esterni compresi. Federico Bernardeschi si è ormai consacrato ed è un elemento assolutamente da tenere d’occhio. Stesso discorso anche per Josip Ilicic, anche lui recuperato dal punto di vista psicologico dal tecnico portoghese. Fra questi si fa spazio anche Cristian Tello, ex Barcellona e Porto, in gol contro l’Atalanta: un esterno offensivo di altissima qualità. A chiudere il quadro è Nikola Kalinic: il croato, proprio contro gli orobici, è tornato a metterla dentro dopo un lungo digiuno durato quasi due mesi e mezzo.
L’UOMO CHIAVE. Sono tanti i calciatori viola che possono fare la differenza in campo. Uno come Borja Valero, ad esempio, può risolvere una partita da un momento all’altro. Possono fare lo stesso anche Ilicic e Bernardeschi: il primo vive di lampi, il secondo di tuoni. Attenzione anche a Kalinic, che si è definitivamente sbloccato.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
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