Un cross fortunato ed il Napoli deve salutare l’Europa League, un’uscita di scena a testa bassa dopo tante goleade nella prima fase della competizione. Fino a qualche settimana fa c’era chi parlava di sogno chiamato triplete e pensava che il Napoli potesse lottare su più fronti, invece la sessione di calciomercato prima e l’eliminazione di ieri sera ad opera del Villareal ha riportato tutti sulla Terra. Fuori da Coppa Italia per mano dell’Inter e ora anche dall’Europa League dopo una fase a gironi perfetta, questa stagione dimostra ancora una volta che il rapporto tra Napoli e le competizioni continentali non è mai stato idilliaco anche negli anni migliori, del resto anche Maurizio Sarri ha ammesso che nella città partenopea quel “coso” conta più di tutto, mentre l’Europa è uno sfizio da avere solo in caso di necessità.
Analizzando la storia azzurra, Napoli e l’Europa a conti fatti non si sono mai amati a parte qualche sporadico episodio ed anche durante gli anni d’oro di Maradona la squadra non è mai riuscita a conquistare il doblete campionato-coppa europea. Nella stagione 1986/87, anno del primo scudetto, gli azzurri conquistarono anche la Coppa Italia con tredici vittorie consecutive ma in Europa la spedizione fu fallimentare. Il primo ottobre 1986 il Tolosa eliminò il Napoli al primo turno di Coppa Uefa ribaltando il risultato dell’andata (1-0 al San Paolo) e conquistando la qualificazione ai rigori con gli errori decisivi di Renica e Maradona. Anche nella stagione 1989/90 il Napoli non regalò gioie in campo europeo perdendo agli ottavi di Coppa Uefa dal Werder Brema. Devastante il doppio confronto con i tedeschi che vinsero al San Paolo per 3-2 con gol decisivo al 90′ e passeggiarono a Brema con un secco 5-1.
L’impresa stile Mourinho nerazzurro non è mai stata nelle corde del Napoli, ma ora con il calendario sgombro da ulteriori impegni e la testa focalizzata ad un unico obiettivo il sogno scudetto potrebbe realmente avverarsi. D’altro canto anche la storia sembra remare in quella direzione…