Cattiva sorte e crediti aperti. Napoli saluta l’Europa e insegue il ‘coso’

Marek Hamsik (©Getty Images)

 

NAPOLI – Il calcio dà quello che il calcio toglie. Se veramente fosse così, il Napoli targato Sarri può realmente stare tranquillo. Anche nella gara di ritorno con il Villarreal tante colpe, ma anche tanta cattiva sorte, con una squadra imprecisa e sfortunata, incapace di sfruttare troppe azioni e colpevole di dover recuperare dalla rete un cross di Pina che però diventa un gol. Al San Paolo è 1-1, a festeggiare sono solo gli spagnoli e il loro pubblico, la cosa migliore della serata; gli aficionados del Villarreal, infatti, non sono stipati nel settore per loro previsto, ma anzi in tribuna, di fronte ai distinti e mischiati ai napoletani, in un primo passo di stadio all’inglese come all’Italia servirebbero.

FUORI DUE – In campo, invece, c’è poco da sorridere. Eppure la partita non era cominciata male; poco dopo il quarto d’ora, Hamsik aveva portato davanti i suoi, il Napoli aveva rimesso in parità la gara e poteva guardare con fiducia. A mancare, però, era stata la continuità e quel po’ di precisione che avrebbero stravolto la sorte della serata. Higuain, Mertens ed Insigne non pungono, Sarri prova a dare fiducia ai suoi al rientro dallo spogliatoio, ma ancora una volta gli dei del pallone ci mettono la loro mano. Inclemente per gli azzurri. All’ora di gioco, infatti, il cross di Pina si trasforma in gol con una parabola strana quanto beffarda per Reina. È il là ai titoli di coda, il sipario che cala su un teatro azzurro che deve dire addio ad un’altra competizione dopo la Coppa Italia. A fine febbraio il Napoli ha già due brucianti eliminazioni sulle spalle, non la condizione migliore per inseguire l’ultimo – ed a questo punto il principale – traguardo della stagione.

IMPEGNO UNICO – Un punto più in alto, infatti, c’è sempre la Juventus in campionato. Da Firenze – anche la Fiorentina eliminata ieri sera dal Tottenham a Londra – ripartirà la corsa azzurra, una corsa finalizzata quantomeno ad infastidire la Juve. “Vogliamo fare bella figura, speriamo di poter lottare sino all’ultima giornata, come vogliono i nostri tifosi, a cui la Coppa piaceva, ma poi vogliono il ‘coso’…”
Sarri dimostra di conoscere l’ambiente in città, così come sa che ora tutti gli occhi saranno puntati sulla domenica. “Avremo più tempo per lavorare in settimana”, la sua risposta.
Con anche le mani su un posto Champions, la stagione del Napoli ha innegabilmente preso una piega negativa; i risultati raggiunti in Europa lo scorso anno testimoniano un passo indietro preoccupante rispetto a prestazioni e traguardi.
Eppure, con sfortuna è recriminazioni al seguito, questo Napoli sa di avere un credito aperto con le divinità calcistiche. Quando si riscuote? Di solito sempre allo stesso punto; alla fine dei giochi.
Maggio non è tanto vicino, ma con una partita alla settimana, aspettare sarà più facile?

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

 

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