NAPOLI – Con marzo alle porte e ancora tanto da dare. Il Napoli si ritrova ancora davanti ad un dentro o fuori, il secondo di una stagione che ha già regalato tanti sorrisi, ma che, nell’unica occasione subito decisiva, ha già fatto vedere agli azzurri quanto si possa essere spietati.
Il 2016 ha portato già via a Sarri la Coppa Italia, l’andata di sedicesimi di Europa League, quindi, ha il sapore di una prova importante, una di quelle che gli azzurri devono superare per dimostrare a se stessi e a chi sta intorno che la benzina non è già finita a qualche mese dal traguardo.
DENTRO O FUORI – Quella che si vedrà al San Paolo sarà una sfida probabilmente simile a quella già vista lo scorso lunedì contro il Milan. Gli spagnoli arrivano a Fuorigrotta con un vantaggio per 1-0 maturato nei minuti finali della gara d’andata e vorranno di certo mantenere al sicuro quel risultato, sfruttando lo stesso disegno di gara che ai ragazzi di Mihajlovic ha fatto bene: difesa e contropiede, con tanta voglia di fare male.
La loro posizione in campionato non è cambiata, nell’ultimo turno lo stesso risultato degli azzurri con un pari in casa dell’Atletico di Madrid che ha certamente fatto morale. Marcelino ha a disposizione praticamente tutti gli elementi ed è consapevole che dovrà avere a disposizione tutti per fare una mezza “impresa”, eliminare già ai sedicesimi la migliore squadra dei gironi.
TUTTO SULL’EUROPA – L’ansia da prestazione potrebbe essere il più grande nemico dei padroni di casa. Il mancato contro-sorpasso alla Juventus in campionato ha minato le certezze di un Napoli che ha trovato il momento di appannamento contemporaneo di più elementi, e che adesso deve essere bravo a fare di necessità virtù.
Non vedremo, molto probabilmente, lo stesso turnover visto all’andata e che ha portato praticamente a nulla; nella competizione europea il Napoli non può permettersi di alternare troppe seconde linee tutte insieme. Del resto, la grande alternanza messa in atto lo scorso giovedì al Madrigal non ha avuto poi tutti questi frutti: gli azzurri scesi in campo lunedì, forse anche abbastanza riposati, hanno comunque stentato contro un Milan che non ha fatto granché se non difendersi in maniera composta ed ordinata.
Il burrone è ad un passo, ma Sarri e compagnia vogliono evitarlo. Dopo la finale sfiorata dello scorso anno con numeri da record dopo un quarto di secolo, il Napoli si trova a dover affrontare la realtà: dare il massimo senza pensare al campionato ed alla prossima sfida di Firenze, per non dover dire addio alla seconda competizione su tre già a fine febbraio.
A quel punto, pensare di essere solamente ad un punto dalla Juve, non renderà gli azzurri meno colpevoli.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)