GLI EUROAVVERSARI – Spagnoli ma non troppo

Villarreal
I calciatori del Villarreal in festa (©Getty Images)

Si torna a respirare aria di Europa League. Dopo il pareggio interno contro il Milan, il Napoli si concentra sull’impegno europeo: domani, al San Paolo, la squadra di Maurizio Sarri affronterà il Villarreal di Marcelino. Si parte dall’1-0 dell’andata. Gli spagnoli, domenica sera, hanno portato a casa un buon pareggio dal Vicente Calderon contro l’Atletico Madrid.

ALLENATORE. Marcelino García Toral ha preso per mano il Villarreal in Segunda División a metà stagione nel 2013 e l’ha riportato nella massima serie, la Liga. Da calciatore non ha lasciato il segno: si ritirò a soli 28 anni a causa di un brutto infortunio al ginocchio. Né esaltante è stata la sua esperienza d’allenatore finora: la grande occasione, al Siviglia, l’ha sprecata nel giro di qualche mese (esonerato dopo una sconfitta proprio contro il Villarreal). Con il Submarino Amarilla ha trovato una buona dimensione, aiutato anche da un ambiente poco avvezzo alle pressioni.

COME GIOCA. 4-4-2

Areola; Mario Gaspar, Musacchio, Victor Ruiz, Costa (Marin); Dos Santos, Trigueros, Bruno, Suarez; Soldado, Baptistao (Bakambu).

Marcelino, nel corso di questi mesi, ha dovuto ridisegnare l’attacco della squadra: Giovani Dos Santos, Vietto, Gerard Moreno e Uche non ci sono più (un intero reparto, dunque). Ci è voluto un po’ di tempo per trovare gli ingranaggi giusti, ma alla fine il ricambio è andato in porto. Roberto Soldado, dopo la dimenticabile esperienza in Premier League con il Tottenham, è rinato con il ritorno in patria: è un altro calciatore, attualmente indispensabile. Al suo fianco, o il brasiliano Leo Baptistao o il francese Cedric Bakambu, che sta confermando quanto di buono fatto vedere l’anno scorso con il Bursaspor.

Qualità evidenti anche a centrocampo, con il capitano Bruno Soriano (ancora in dubbio per domani) a dettare i tempi. Trigueros è da tenere d’occhio; Denis Suarez vuole dimostrare al mondo che anche il Barcellona, qualche svolta, fa errori di valutazione. E lo ha ampiamente fatto già all’andata. Non sarà della partita Jonathan Dos Santos, infortunatosi proprio all’andata.

Passiamo alla difesa. Solida e compatta, con Musacchio a dirigere l’orchestra. Difensore argentino, spesso accostato a squadre italiane e non solo, ha fatto del Villarreal la sua seconda casa. Al suo fianco, una vecchia conoscenza del Napoli: Victor Ruiz, che ha vestito la maglia azzurra per sette mesi (primo spagnolo in assoluto della storia del club partenopeo), prima di andare al Valencia e di consacrarsi a livello europeo. Oggi, a 27 anni, è considerato uno dei migliori difensori spagnoli: è al suo secondo anno con il Submarino Amarillo, prima in prestito secco e ora con il riscatto.

Questo è un Villarreal che gioca bene a calcio. Spagnola sì, ma non troppo. Ha evidenziato, spesso e volentieri, un ottimo ordine tattico, con poca distanza fra i reparti: difesa solida, centrocampo di qualità e quantità, con i due esterni pronti a trasformarsi in attaccanti aggiunti in fase offensiva. E il tandem, mix di esperienza, tecnica e fisicità, può far paura a chiunque.

L’UOMO CHIAVE. Altri ritmi, altro calcio, quello della Premier, inadatto alle sue caratteristiche. Soldado è tornato in Spagna e ha ritrovato fiducia e serenità. E’ sicuramente l’elemento di maggior spicco della squadra, ma non è l’unico da temere. Suarez, Trigueros e Bakambu non sono assolutamente da sottovalutare. Grandi qualità tecniche e visione di gioco per i primi due, mentre l’ultimo è un attaccante sempre difficile da contrastare e contenere.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

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