L’UOMO COPERTINA – Jorginho, equilibratore di gioco e di parole

Jorginho
Jorginho (© Getty Images)

E’ il calciatore ad aver percorso più chilometri (12,4 km), ha mostrato lucidità ed attenzione senza sbagliare mai un passaggio o un appoggio semplice (dote venuta a mancare in parecchi elementi) e ha dovuto tamponare il calo evidente dei compagni di reparto. Il migliore in campo di Napoli-Milan è sicuramente Jorginho, regista fondamentale per la manovra degli azzurri ed elemento imprescindibile per garantire i giusti automatismi, quelli che ultimamente appaiono meno incisivi rispetto ad un mese fa.

Più mobile del solito, il centrocampista italo-brasiliano ha sfruttato a dovere il riposo forzato in Europa League ed ha dato il giusto apporto in termini di costruzione nello 0-0 contro i rossoneri. Fronteggiato da Montolivo e Kucka, Jorginho ha gestito con maestria il possesso palla cercando dove possibile di accelerare il ritmo e di dare una scossa ai compagni di squadra. Proprio loro hanno evidenziato poca lucidità anche nei movimenti, vanificando le geometrie del centrocampista. La prestazione dell’ex Verona conferma la splendida stagione finora giocata e aumenta le possibilità di vederlo presto in maglia azzurra come ipotizzato anche dal suo agente. Ieri sera il compito di Jorginho è stato duplice, considerando anche le opache prestazioni di Hamsik ed Allan, perché ha dovuto badare alla regia ma anche fare a meno delle coperture dei propri compagni di squadra raddoppiando gli sforzi e cercando l’equilibrio necessario per imporre il proprio gioco.

Al termine della partita, nonostante l’evidenza dei fatti, Jorginho ha dovuto anche rispondere con personalità alle critiche rivolte da Massimo Mauro che lo ha spronato a dare di più sia in impostazione che in fase difensiva. La replica stizzita del centrocampista non si è fatta attendere e ha chiuso ogni polemica con umiltà e consapevolezza dei propri mezzi: “Forse posso verticalizzare un po’ di più e migliorare un po’ tutto. Giocare in avanti è difficile perchè anche gli attaccanti difendono tutti in venti metri. Dove vai in attacco se non c’è spazio?”. La volontà di dare di più ma anche la presa di posizione forte davanti agli ostacoli che nelle ultime tre partite hanno bloccato la corsa del Napoli, Jorginho c’è e non vuole mollare la presa.

a cura di Claudio Cafarelli

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