LE PAPAGELLE di Napoli-Milan: gira storta, ma ora si deve cambiare! Pipita e Marek, dove siete?

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Niente da fare, e sono tre senza vittorie. Stasera però vengono fuori i primi veri limiti di questo Napoli, soprattutto sul piano fisico-atletico, ma non solo. Manca lo spunto vincente, alcuni calciatori sono giustamente stanchi e non possono dare sempre lo stesso apporto. Messaggio che deve arrivare un po’ più su rispetto alla panchina, qualche decina di seggiolini più su. Ma in panca Sarri ora deve provare qualche alchimia diversa, cercare di cambiare un po’ le carte in tavola. E’ stato il Napoli più bello degli ultimi 25 anni, ora purtroppo non lo è più, e qualcosa va fatto. Higuain, Hamsik e compagnia cantante sono insostituibili anche giocano male, ma si può intervenire per metterli in condizione di non tenere tutto il peso sulle spalle. La situazione è questa, Sarri l’aveva previsto con largo anticipo. Ma non per questo bisogna assistere inermi al vistoso calo di questo periodo. Su, è solo un pareggio e niente è perduto!

REINA 6 – Come giudicare la prestazione di un portiere che ancora una volta prende un solo tiro in porta ed è gol? E non è neppure colpa sua, quella carambola lì non poteva proprio prevederla. Va così, c’è poco da dire.

HYSAJ 5,5 – Dalla sua parte si soffre parecchio, è lì che si sviluppano tutte le azioni più pericolose del Milan. Scala male sul gol di Bonaventura.

ALBIOL 6,5 – Dietro si passa poco, lui come sempre dà la certezza che ci si aspetta da lui, sbagliando  il meno possibile. Una garanzia.

KOULIBALY 5,5 – Ormai strappa applausi ad ogni chiusura, ad ogni scatto, perfino ad ogni passo. Sul gol di Bonaventura è sua la sfortunata deviazione che finisce sui piedi del milanista. Poteva sicuramente disimpegnare meglio.

GHOULAM 5,5 – Incrocia il fioretto con Honda, che lo beffa sul cross in occasione del gol di Bonaventura. Approssimativo anche quando arriva sul fondo: l’unico cross buono è sul piede di Higuain, che spreca in malo modo.

ALLAN 5,5 – Corre come un matto, si adopera per chiudere tutte le falle, ma lì a destra il Milan vede terreno fertile e inizia ad affondare con insistenza. Spende tantissimo, al punto da sbagliare parecchi passaggi, anche elementari. Del resto sta tirando la carretta da un bel po’. (Dall’80’ Gabbiadini sv)

JORGINHO 6 – Dai suoi piei passano svariati palloni, non più tutti giocati bene ma neanche tutti buttati via. Sicuramente è fra quelli che ci mettono più fosforo, anche nei momenti più difficili.

HAMSIK 5 – Si nasconde, si ritrova preso nel mezzo da Kucka e Montolivo e non riesce a creare chissà cosa. Anche le aperture, solitamente lucidissime, sono velleitarie e mai realmente illuminanti. E’ fra quelli che hanno giocato di più, fra quelli che non hanno un vero ricambio, ma urge una svegliata: questa squadra non può prescindere dalle sue geometrie.

CALLEJON 5 – Anche oggi un po’ ‘mangione’, ha un paio di palle buone per chiuderla ma arriva con un attimo di ritardo. Lo stesso attimo (anzi, forse qualcosa in più) che gli impedisce di fermare Bonaventura sul tap-in dell’1-1. (Dal 64′ MERTENS 5 – Sono diverse partite che entra nervoso, supponente, con una voglia di spaccare il mondo che si rivela sempre piuttosto sterile. Deve passarla, se non la passa mai il suo ingresso diventa controproducente).

HIGUAIN 5 – La ruota sta girando, purtroppo, e i palloni che prima entravano anche di carambola adesso non entrano più neanche con l’incursione perfetta, come quella su cross di Ghoulam. In generale è chiuso nella tenaglia, non riesce mai a trovare lo spunto, sembra in difficoltà. E si arrabbia. Speriamo non imbocchi il circolo vizioso dello scorso anno: questo è il suo limite più grande.

INSIGNE 6 – Trova chiusi tutti gli spazi, allora decide di mettersi in proprio e di cercare il solito tiro a giro per beffare il portiere. E la beffa la trova proprio nell’occasione più inattesa di tutte, un piazzato praticamente innocuo che trova la deviazione malandrina di Abate. Almeno la ruota gira un po’… (Dall’88’ EL KADDOURI sv)

ALL. SARRI 5,5 – D’accordo, il momento è quello che è, ciò che prima andava sempre dritto ora va sempre storto, soprattutto la differenza (ma và?) la fa il fatto che tanti giocatori sono ormai spremutissimi e non hanno ricambi adeguati. Ma è qui che c’è bisogno nuovamente della mano del mister, che deve ora essere in grado di capire il momento e provare anche ad osare qualcosa, magari anche un cambio di modulo, magari anche in corsa. Le colpe di questo calo non sono sue, se non in minima parte. Ma ora cerchi di trovare qualche contromisura, almeno ci provi.

di AntonioPapa (Twitter @antoniopapapapa)

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