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1 vs 1 – José Callejon e Keisuke Honda, gli equilibratori tattici

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Di scena in occasione del monday match della settimana al San Paolo vi saranno Napoli e Milan. Le due formazioni arrivano alla sfida con voglia di fare bene per riprendersi, nel caso degli azzurri, e per confermarsi nel caso dei rossoneri. Si preannuncia una sfida da alto livello d’attenzione, nella quale a fare la differenza sarà la posizione in campo degli interpreti e la furbizia nell’impedire il gioco avversario. Preziose pedine tattiche a disposizione di Maurizio Sarri e Sinisa Mihajlovic saranno allora José Callejon e Keisuke Honda, entrambi spesso ‘poco visibili’ ma assolutamente fondamentali nella buonuscita della manovra offensiva. Basta chiedere ai propri compagni di squadra  e non faticheranno ad indicarli come punto di riferimento. Indaghiamo più da vicino.

STORIE INCROCIATE

José Callejon è stato indubbiamente una delle scelte migliori da parte della dirigenza del Napoli. Giunto in azzurro nell’estate del 2013 si è adattato subito alla realtà italiana, siglando tra l’altro una serie impressionante di reti già nel corso del suo primo anno col Napoli, divenendo un perno fisso dell’attacco. Scuola Real Madrid per lui, che vi ha trascorso ben 9 anni, Callejon vive una breve esperienza all’Espanyol in prestito prima di optare, due anni dopo, per l’avventura italiana. Da quando è sbarcato sotto l’ombra del Vesuvio, sia sotto la gestione Benitez che Sarri, Callejon ha qualitativamente elevato il tasso tecnico della formazione. Il suo lavoro di protezione della zona di campo a lui assegnata consente ai compagni di reparto di avere maggiori possibilità risolutive in ambito offensivo: crossa, filtra i passaggi, trova la soluzione angolata. Callejon è all’occorrenza un goleador impeccabile che sia dalla trequarti campo sia defilato sulla fascia riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Non sarà certamente un caso che l’attuale allenatore del Napoli lo abbia in maniera impeccabile definito un equilibratore tattico.

Esperienze tutte al di sotto del blasone del Milan quelle di Keisuke Honda prima di trasferirsi in rossonero nel 2014. A parte una parentesi al CSKA Mosca, durante la quale ha attirato le attenzioni dei grandi club, Honda si è confrontato con realtà più ridimensionate ma la sua ottima preparazione non gli ha mai impedito di distinguersi tra la massa. Non è un caso che, sebbene giunto dal Giappone, che soltanto di recente ha cominciato a sviluppare a livelli maggiori l’interesse per il calcio,  Honda abbia avuto la chance di indossare la maglia numero 10 del Milan, numero che per antonomasia indossa soltanto chi ha il carattere giusto per reggere determinate pressioni. Ad Honda la personalità non è mai mancata, difatti diverse sono state le scaramucce già vissute con Sinisa Mihajlovic, quando tra i due le idee non sono sempre coincise. La parentesi che il giapponese sta vivendo in rossonero, tuttavia, è giunta in un momento di rinascita della squadra, dopo anni di flessione sopraggiunti dopo la vittoria dell’ultimo scudetto nel 2011. Una rifondazione di cui Honda può dirsi uno dei protagonisti assoluti. Sebbene, infatti, il suo ‘lavoro’ non sia sempre così evidente all’occhio del tifoso/sportivo di turno, per i compagni di squadra la presenza del giocatore offensivo è di assoluto valore. Palla al piede il nipponico è un asso formidabile poiché riesce a spostarsi e cambiare posizione repentinamente e soprattutto è dotato di un tiro piuttosto preciso sia che la sfera venga passata ad un compagno sia che venga indirizzata verso la porta avversaria. Una pedina che tatticamente si nasconde e si fa rivedere senza che sia possibile accorgersene eppure passa anche per i suoi piedi il nuovo Milan.

NUMERI

Ad oggi Honda è stato impiegato in 20 sfide di Serie A, durante le quali è andato  in gol soltanto una volta in occasione della sfida contro il Genoa. Altra storia per José Callejon che, dopo un avvio a secco, in 25 sfide ha collezionato quattro reti, di cui due contro l’Empoli. Da gennaio ad oggi ha segnato in tre diverse sfide. Buona fortuna.

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

Sabrina Uccello

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