In un solo colpo, posizioni invertite. La Juventus vince e si prende la vetta della classifica, per la prima volta in quest’annata. Ma il Napoli, dalla sfida di ieri, ne esce a testa alta, con la consapevolezza di aver giocato alla pari con i campioni d’Italia e con i vice-campioni d’Europa. Anzi: i padroni di casa si sarebbero accontentati di un pareggio, e lo confermano le mosse tattiche di Massimiliano Allegri e le dichiarazioni del post-partita di Gianluigi Buffon e altri. E’ per questo motivo che il risultato, per le modalità con cui si è concretizzato, può regalare ancor più motivazioni agli azzurri. Paradosso.
Successo firmato Simone Zaza, con lo zampino di Raul Albiol; l’ex Real Madrid devia il tiro quel tanto che basta per mettere fuori causa Pepe Reina. Un episodio decisamente sfortunato. Fino a quel momento, infatti, il difensore spagnolo aveva giocato una partita senza sbavature. Tutto il lavoro difensivo è stato di altissimo livello, con grande applicazione e determinazione. Albiol, dall’alto della sua esperienza, ha guidato le manovre e i movimenti, lo scivolamento e le marcature. Per un campione del mondo come lui, partite del genere sono il pane quotidiano.
Paulo Dybala e Alvaro Morata non pervenuti, esclusa un’occasione da rete (l’unica bianconera) della Joya. Ma poi Allegri manda in campo l’esuberante Zaza, che in pochi minuti abbatte le certezze napoletane: prima, in pressing, con la palla recuperata a Koulibaly, poi con quel tiro che ha reso Albiol il protagonista di serata. Nel male, oltre che nel bene.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
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