Napoli, si dimette prof. ultrà che evocò la tragedia dell’Heysel

A flower adorns a plaque bearing the names of the victims of the Heysel Stadium tragedy during a ceremony marking the 30th anniversary of the tragedy at the stadium, renamed King Baudouin Stadium, in Brussels, on May 29, 2015. On 29 May 1985 in Brussels, 39 football fans died and 600 were injured just before the Juventus Liverpool European Cup Final. Violence among supporters led to the collapse of a wall in the old and ill-equipped Heysel Stadium. AFP PHOTO / EMMANUEL DUNAND        (Photo credit should read EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)

Sul suo profilo Facebook aveva scritto: “Non vogliono farci andare allo Juventus Stadium perche si cacano sotto. E fanno bene, perché se ci girano le palle qua succede la seconda edizione dell’Heysel (per la cronaca io di quella gente non ho pena perché penso che se la siano andati a cercare)”. Secondo quanto riferisce l’Ansa‘, ieri Fabiana Paciello, dottoranda in Germanistica e docente supplente all’istituto “Anna Baldino” di Barano d’Ischia (Napoli), ha fatto pervenire le sue dimissioni alla dirigente scolastica. Nella tremenda tragedia del 29 maggio 1985 persero la vita ben 39 tifosi juventini, tra cui anche un bambino di 11 anni, Andrea Casula. Si tratta purtroppo di una delle tante degenerazioni legate al calcio e al tifo, una di quelle mostruosità trasformano il gioco più bello del mondo in una vera e propria guerra, dove vince chi odia di più. È d’obbligo condannare questi comportamenti, in modo da potersi godere la super sfida tra Juventus e Napoli con la coscienza pulita, consci che quello che si vede è solo un grande evento sportivo e nulla di più.

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