Juventus-Napoli non può che far parlare di sé tutto l’ambiente calcistico italiano. E’ una sfida ricca di ex, e in particolare ce ne sono due che, da napoletani, hanno vestito entrambe le casacche. Si parla ovviamente di Ferrara e Cannavaro, con quest’ultimo che ha detto la sua in merito alla sfida a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Entrambe le difese hanno qualità e organizzazione. Inoltre saranno schierati degli ottimi portiere sul fronte della personalità. Potrei scrivere un libro su Buffon. Reina non è soltanto bravo con i piedi, ma è in grado di capire i tempi di gioco, per far ripartire l’azione. Proprio per questo credo terminerà in pareggio”.
ALTERNATIVA – “Non fosse un pari, credo la sfida potrebbe essere decisa dai calci piazzati, con Dybala e Insigne. C’è però anche Pogba. Inoltre entrambi gli allenatori avranno preparato degli schemi da calcio da fermo. Senza Chiellini la Juventus perde centimetri e forza”.
NAPOLI – “A sinistra Hamsik s’inserisce come pochi, mentre Ghoulam sa dare profondità. Poi c’è Insigne, che è la vera sorpresa. E’ crescuto tantissimo e ora fa la differenza. Il Pipita lo si conosceva già, e se oggi segna di più, è anche perché Lorenzo diventa spesso imprevedibile e immarcabile. Il tridente azzurro funziona come una bilancia perfetta. Con i tagli di Callejon sono arrivati i gol a Lazio e Carpi, anche se quest’ultimo è stato annullato”.
JUVENTUS – “Cuadrado può ribaltare l’azione in un attimo. E’ in gran forma. In caso di ripartenza può essere decisivo. Dybala sa ballare come pochi sulle linee, e fa male. Jorginho dovrà essere bravo nell’accompagnare la seconda palla”.
SARRI – “Apprezzo il fatto di vedere una squadra sempre cortissima, con i giocatori che sanno sempre cosa fare. Inoltre c’è l’organizzazione difensiva. Si prenda Koulibaly. Ora ha più riferimenti e sa qual è la scelta migliore per essere più efficace”.
TIFOSI – “A Torino sono abituati a vincere. Napoli è unica per come sa infiammarsi, e ho visto come Higuain e gli altri sappiano cogliere la spinta della gente, senza perdere concentrazione”.
TIFO – “Napoli è la mia città. Il mio cuore è lì. Logico io tifi Napoli. Questa sfida me la voglio godere da addetto ai lavori, capendo ogni
sfumatura tattica per apprendere. Poi sarò a Riad, col mio staff napoletano. E’ palese per chi si esulterà”.
L.I.
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