Siamo sempre più vicini alla sfida delle sfide: Juventus contro Napoli, allo Stadium di Torino. Una partita fondamentale, che può rivelarsi decisiva per le sorti del campionato, nonostante ci siano ancora tante altre gare da giocare (e vincere!). Gli azzurri sognano la vittoria, che li porterebbe a +5 dai rivali bianconeri. Sogna, e lo fa con il sue meraviglioso tridente. Il rifinitore (Lorenzo Insigne), il finalizzatore (Gonzalo Higuaìn) e il tuttocampista (José Maria Callejon).
Dello spagnolo ormai proprio non si può fare a meno; ancor di più dopo essersi sbloccato sul piano realizzativo. L’ex Real Madrid si è sempre dato da fare e ha sempre lasciato il campo con la consapevolezza di aver dato tutto; ma mancava il gol, elemento imprescindibile anche per un esterno a tutto campo come lui. Lo ha ritrovato: contro il Sassuolo alla prima di ritorno, poi i due all’Empoli e il lob alla Lazio.
Come scritto nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Callejon è il calciatore più in forma nello scacchiere di Maurizio Sarri. Si è imposto anche con il nuovo tecnico grazie al suo carattere, forte e deciso. In campo non è mai svogliato: la metamorfosi riguarda solo ed unicamente la concretezza sotto porta. Oltre al meraviglioso lavoro sporco, lo spagnolo può rivelarsi una pedina chiave per la sfida contro la Juventus: con i suoi inserimenti alle spalle dei difensori e sulla linea del fuorigioco diventa praticamente immarcabile (per info chiedere a tutti i terzini sinistri d’Italia e non solo). Lui e Insigne possono davvero far male con i loro imprevedibili movimenti.
Durante l’estate scorsa, Callejon è stato vicino alla cessione; nel 4-3-1-2 non ha mai avuto ruolo, se non quello da seconda punta che gli andava parecchio stretto. Sarri lo ha voluto trattenere a tutti i costi, consapevole della sua forza. Mai scelta fu più saggia: ora il vecchio pupillo di Rafa Benitez è diventato anche il pupillo di Sarri. Un motivo ci sarà, no?
plr