GLI AVVERSARI – La cenerentola che sogna la salvezza

Gli Avversari by Stefano Tomassetti
Gli Avversari by Stefano Tomassetti

Il Napoli torna in campo domani. Al San Paolo arriva il Carpi, autore di ottime prestazioni nelle ultime uscite. Sarà l’ultima per gli azzurri prima dello scontro scudetto contro la Juventus, ma gli emiliani non sono una squadra da sottovalutare.

ALLENATORE. Fabrizio Castori, dopo l’esonero durato praticamente due settimane, è tornato ad allenare il suo Carpi. Una carriera simile a quella di Maurizio Sarri: esperienza da calciatore più o meno nulla, ma si è tolto la soddisfazione di arrivare ad allenare nella massima serie italiana. Certo, le due idee di calcio sono molto diverse, ma Castori merita comunque tanto rispetto.

COME GIOCA – 4-4-2

Belec; Zaccardo (Sabelli), Romagnoli, Gagliolo (Poli), Letizia; Pasciuti, Porcari, Lollo, Di Gaudio; Lasagna, Mancosu ( Mbakogu).

Da questo Carpi non si può pretendere molto dal punto di vista tecnico, ma è una squadra pronta alla corsa e al sacrificio. Castori utilizza anche la difesa a tre, ma la formazione tipo resta il più classico dei 4-4-2. Grande lavoro sulle fasce, con gli esterni di difesa e d’attacco chiamati alla doppia fase. Un buon mix di esperienza e giovani da far maturare: con l’ottimo lavoro svolto in sede di mercato, la società emiliana ha dimostrato di credere ancora nella salvezza. E, in fondo, cosa costa sperare?

L’UOMO CHIAVE. Il grande punto di forza del Carpi sta nello spirito di gruppo. Tutti i calciatori sanno che ogni partita è una battaglia: che si vinca o si perda, l’importante è aver combattuto. Il Napoli dovrà far attenzione proprio a questa irrefrenabile voglia di impresa. Ma se dobbiamo trovare comunque una pedina chiave dello scacchiere di Castori, non può che essere Kevin Lasagna. No, non il delizioso piatto: quello sarà sulle tavole di molti domani visto il sempre più vicino Carnevale. L’attaccante è arrivato al Carpi grazie a Cristiano Giuntoli, che lo ha acquistato dall’Este: dalla Serie D alla Serie A in poco più di due anni. Insomma, speriamo non resti sullo stomaco…

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

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