Maurizio Sarri, allenatore azzurro, ha analizzato il prossimo impegno di campionato, contro il Carpi, nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match: “Alla prima domanda che ha come oggetto la Juventus mi alzo e me ne vado, domani non giochiamo con i bianconeri. Il Carpi ha subìto una sola sconfitta nelle ultime sei partite, tra l’altro perdendo a Firenze in modo rocambolesco. Da domani sera penserò alla Juventus, ma solo domani sera. Noi rischiamo l’osso del collo, il Carpi è in grande salute e ci darà dei problemi. Merito al loro allenatore, che ha fatto un ottimo lavoro: questo Carpi non si arrende mai. Se noi sbagliamo l’atteggiamento mentale saranno dolori. Abbiamo capito che non possiamo gestire le partite senza continuare a proporre calcio. Se ci basiamo su un atteggiamento passivo lo paghiamo a caro prezzo. La mia squadra può fare bene se tiene sempre il pallino del gioco, senza cedere il passo all’avversario
POSSIBILE TURN OVER – Sarri non esclude di ricorrere a qualche cambio per far rifiatare gli azzurri più affaticati: “Deciderò oggi se far giocare David Lopez accanto a Valdifiori. Nell’ultima partita lo spagnolo ha corso in modo straordinario, devo valutare le sue condizioni nell’allenamento odierno. Hamsik è in condizioni straordinarie, sia tecniche che fisiche, è come Gerrard qualche anno fa. Regini lo conosco, ha giocato per due anni e mezzo in un altro ruolo. Ora sta a lui assimilare bene i movimenti da me richiesti”. Il tecnico si è soffermato anche sulle condizioni mentali di Koulibaly, colpito dai vergognosi cori razzisti dei tifosi laziali: “Koulibaly sta benissimo. Era un po’ provato dopo la partita con la Lazio, ma da subito i compagni gli sono stati vicino e ora ha superato tutto”.
DIFFICILE ARRIVARE AL TOP PER GENTE COME ME E CASTORI – “Gente come Sarri e Castori arrivano tardi in Serie A perchè iniziano dai dilettanti e perchè indossano la tuta. Quando parti da così lontano è difficile uscire da certe categorie: se sei bravo ci riesci, ma la strada è lunga il doppio. Mi fanno piacere i complimenti di Guardiola, se lui parla di noi vuol dire che stiamo facendo davvero benissimo. È un grande motivo d’orgoglio per me, una gratificazione che non mi aspettavo. Anche lo scorso anno a Empoli sono venturi a studiare i miei metodi di lavoro, sia dall’Inghilterra che dalla Russia” .