Per un tridente d’attacco funzionale, sono necessari determinati calciatori e determinate caratteristiche: un centravanti, un rifinitore e un… Callejon. Con Rafa Benitez prima e Maurizio Sarri poi: lo spagnolo è intoccabile, insostituibile, ineluttabile. L’eccezionale equilibrio tattico del Napoli si realizza soprattutto grazie al lavoro sporco dell’ex Real Madrid, che sbalordisce per applicazione e abnegazione.
Ma non solo, perché Callejon si è anche sbloccato sul piano realizzativo. In quattro partite, lo spagnolo ha messo a segno quattro reti. L’ultima quella di ieri, con cui gli azzurri hanno firmato il 2-0 finale contro la Lazio. Una rete raffinata, un lob perfetto sull’altrettanto perfetto assist di Lorenzo Insigne (e chi sennò); ma a parte il gol, Callejon merita di essere l’uomo copertina della serata anche per la straordinaria prestazione generale.
Con Elseid Hysaj squalificato, Sarri si è affidato a Christian Maggio. Una scelta “azzardata”, ma tanto da quella parte c’è lo spagnolo, che in più di un’occasione ha aiutato il terzino in fase di copertura su Felipe Anderson e Balde Keita. Come di consueto, ovviamente. Di calciatori così, in giro per l’Europa, ce ne sono pochissimi, forse nessuno. Callejon, l’oro di Napoli.
di Pasquale La Ragione (Segui @pasqlaragione)