a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
CASTEL VOLTURNO – “Non mi pongo obiettivi, ma neanche limiti”. Chiude così la sua conferenza stampa, Maurizio Sarri, che prova a presentare la sfida di domani con l’Empoli, una gara importantissima sul percorso azzurro e su quello personale del tecnico, un simbolo del calcio empolese degli ultimi anni.
PROCESSO EVOLUTIVO – È quello che ha colpito sia Napoli che Empoli; gli azzurri portati da Sarri al massimo delle qualità e al primo posto in classifica, i toscani aiutati da Giampaolo ad accumulare un +12 in classifica rispetto allo scorso anno.
“Non sarà per nulla una gara facile; l’Empoli è una squadra di un certo peso, hanno dato fastidio a tutti nell’ultimo periodo e noi abbiamo capito di non doverli sottovalutare. Ce lo insegna la storia recente: negli ultimi tre scontri il Napoli ha accumulato soli due punti, nelle ultime sette trasferte loro hanno fatto quattro vittorie e tre pari”.
Dove finisce il lavoro di Sarri e dove comincia il lavoro di Giampaolo, allora? “Io ho create un gruppo in questi anni, ma Giampaolo ha saputo sfruttare al massimo le loro qualità con un lavoro strepitoso. Sono contento per la società e i ragazzi; tra tre anni ci renderemo conto che molti di questa squadra avranno fatto strada. Ritroverò persone con cui ho lavorato con piacere e per le quali nutro affetto”.
CATINO SAN PAOLO – Ma il Napoli non può fermarsi a pensare ai sentimenti; quella di domani pomeriggio sarà l’ennesima sfida di un percorso che vedrà gli azzurri impegnati a Torino contro la Juve tra due settimane, nel più classico degli scontri diretti. “I ragazzi si sono allenati bene, hanno capito che non possono permettersi di sottovalutare questa squadra. Higuain è stato sostituito solo per precauzione qualche giorno fa, si è allenato ed è in gruppo tranquillamente”.
Il Pipita è stato protagonista della settimana, prima con la paura per l’infortunio nel test amichevole contro il Positano, poi con le parole d’amore rilasciate a Sarri: “Lui è grato a me, anche io lo sono a lui, soprattutto se continua a segnare così. Domani sarà fondamentale lui così come fondamentale sarà il San Paolo; abbiamo bisogno dei nostri tifosi per avere la meglio”.
Gli obiettivi del Napoli, però, non sono cambiati secondo il tecnico: “La società non ha cambiato modo di pensare rispetto all’inizio della stagione. Io continuo a lavorare per fare il meglio. Non abbiamo esperienza per stare in vetta, non possiamo dare molte certezze. Dobbiamo solo pensare a giocare partita per partita, solo così possiamo dare il meglio di noi stessi. La Juve dà certezze per il semplice fatto che ha dominato in Italia negli ultimi anni”.
COUNTDOWN MERCATO – E il mercato? Quanto è soddisfatto Sarri per gli arrivi di Grassi e Regini? “Non posso parlare di Regini, perché ad oggi non mi risulta sia un nostro calciatore e non mi sembra dunque giusto parlarne. Il mercato l’ho seguito poco, non so le altre cosa abbiano fatto. Mi fa piacere solo che dopodomani si chiuda.
Non faccio bilanci dei nostri acquisti; non ho chiesto nessuno alla società, il mio compito è solo lavorare con i giocatori a disposizione. Tra un mese potrò dirvi se abbiamo fatto le scelte giuste o meno”.
Chiusura con un commento alle parole di Renzi, il Premier che aveva paventato l’ipotesi di uno scudetto per il Napoli. Il gesto scaramantico di Sarri è più eloquente di mille parole. “Spero solo che s’intenda di calcio, a questo punto”.