a cura di Claudio Cafarelli Follow @claudioc7
Le dichiarazioni rilasciate da Maurizio Sarri, alla vigilia del match d’andata contro l’Empoli, avevano fatto storcere il naso ai tanti giornalisti presenti in conferenza stampa. Quell’accostamento (che poi in sostanza non era) ardito (“Si affronta una squadra che siamo noi tra tre anni, stanno proseguendo sulla stessa strada. Squadra evoluta, giocatori sottovalutati, sarà una partita difficile”) non era piaciuto e aveva aperto una nuova crepa nel difficile rapporto iniziale tra l’ambiente partenopeo e lo stesso allenatore. Sacrilego avere come obiettivo quello di diventare come l’Empoli, eppure Sarri non aveva tutti i torti perché la compattezza, l’equilibrio e la facilità di gioco della squadra toscana ha sorpreso tanti critici ed avversari. Anzi in quell’ormai lontano settembre lo stesso Sarri aveva anche profetizzato un piazzamento in Europa League per la sua ex squadra che ad oggi viaggia con 12 punti in più rispetto allo scorso anno.
Un gruppo, una squadra, un’identità chiara che Sarri conosce nei minimi dettagli e che continua ad apprezzare anche oggi, conscio dei progressi fatti dalla sua creatura “Sono una squadra importante per una gara difficilissima. Lo abbiamo visto negli ultimi confronti: abbiamo guadagnato due punti nelle ultime tre partite, domani ci serve la vittoria. Se tra tre anni andiamo a rileggerci la formazione dell’Empoli ci accorgeremo di quanti calciatori abbiano poi avuto carriere importanti. Saponara all’andata ha disputato un primo tempo fenomenale e mi disse che fu proprio spronato dalle mie parole di elogio; quindi stavolta non parlo di lui”
Ma l’allenatore del Napoli regala parole al miele anche per l’ambiente empolese, in grado di offrire il meglio per lavorare bene e senza pressioni “Per me sarà bello rivedere gente con cui ho lavorato per anni e a cui sono affezionato. Sono contento per loro: sono finalmente una realtà stabile e temuta, il giusto riconoscimento per una città in cui si lavora bene e si mastica calcio, con una società seria ed affidabile ed un direttore sportivo tra i migliori”.
L’exploit della squadra toscana rappresenta un’ennesima vittoria per Sarri che nonostante tutto rende giustamente merito al suo successore, in grado con intelligenza di proseguire il lavoro degli ultimi anni “Giampaolo ha fatto un lavoro eccezionale sfruttando al meglio tutte le loro caratteristiche; sono cresciuti, hanno una media età che glielo permette e mi aspettavo questi miglioramenti”. Sarri teme Empoli e la sua creatura, una sfida complicata da affrontare. Come riuscire a battere una squadra plasmata con le proprie idee? Questo l’ennesimo ostacolo da superare per continuare a coltivare il sogno scudetto.
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