Continuano ad arrivare notizie sull’indagine che da stamattina scuote il calcio italiano. L’Ansa riporta le cause che hanno portato ai provvedimenti di oggi nei confronti del Napoli. Secondo l’agenzia di stampa tutto nasce nel 2012 quando la Guardia di Finanza acquisisce nelle sedi di Napoli e Figc i contratti di Ezequiel Lavezzi, ceduto dal Napoli al Psg, e dell’attaccante argentino Cristian Chavez.
Da quel momento è partita un’intensa attività che, 9 mesi dopo, ha portato i finanzieri a presentarsi nelle sedi di 41 società di serie A e B per acquisire altri documenti. Gli investigatori parlarono di un “fenomeno generalizzato”, cioè la “progressiva e esasperata” lievitazione degli oneri relativi agli ingaggi dei calciatori. E questo avrebbe fatto sì che nel tempo si determinasse una situazione di squilibrio gestionale sul piano economico e finanziario che potrebbe aver spinto le società a compiere illeciti fiscali. Procura e Gdf hanno esaminato i rapporti tra club, procuratori e giocatori alle modalità di trasferimento di questi ultimi; contratti e modalità d’inserimento nei bilanci dei giocatori; compravendite e diritti d’immagine e tv; attività di scouting e ‘fringe benefit’.