De Laurentiis: “Siamo lassù dopo una ricostruzione, non è poco. Vi dico la mia sul caso Sarri-Mancini”

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A margine della presentazione del nuovo film di Carlo Verdone con Antonio Albanese, chiamato ‘L’abbiamo fatta grossa’ e in uscita in tutti i cinema italiani, Aurelio De Laurentiis ha incontrato i giornalisti e ha riparlato del Napoli, dopo l’intervista concessa dal presidente oggi a Radio Kiss Kiss. E’ l’occasione per (ri)celebrare il grande campionato che sta facendo la squadra e per (ri)tornare sul passato e sul processo di crescita che attraversa la squadra da 10 anni a questa parte: “Abbiamo ricostruito da inizio anno e ora siamo lì – dice DeLa alla ‘Rai’ – Sono 10 anni che cerchiamo di crescere, i tifosi vorrebbero sempre vincere, noi stiamo facendo un campionato importante in un anno in cui la Serie A è avvincente, non come altri campionati europei”.

SARRI NON E’ OMOFOBO – C’è modo anche di parlare dello spiacevole episodio che ha coinvolto Maurizio Sarri e Roberto Mancini nel post-partita di Napoli-Inter. ADL prende le parti del suo allenatore: “Nell’episodio Sarri non c’era omofobia. Mi meraviglia quello che è successo, siamo in un paese giustizialista che fa ancora la caccia alle streghe. Nella vita bisogna anche saper usare l’ironia. Sono italiano e napoletano di formazione, ma roviniamo questo nostro bel paese con il modo di fare che abbiamo”.

DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE E TIFOSI MALEDUCATI – Due battute anche sulla discriminazione territoriale di cui è vittima Napoli ogni settimana. Il presidente non risparmia poi una bordata al movimento tifo, da sempre una delle sue battaglie principali: “Soffriamo tutti moltissimo quando sentiamo i cori contro Napoli. Ma non dobbiamo dimenticare che sono tifosi, non rispettano le normali regole di educazione. Io dico ai napoletani di essere orgogliosi, di andare sempre a testa alta”.

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