CHI E’ – Alberto Grassi, 20 anni e non sentirli

grassi (c)Getty Images
Alberto Grassi (c) Getty Images

a cura di Claudio Cafarelli

“Dobbiamo pensare sempre a giocatori giovani, che andiamo a prendere i 28enni? Far venire giocatori dall’estero è rischioso a gennaio. Meglio uno meno blasonato che può essere subito pronto e che conosce l’allenatore. Barba e Grassi non mi dispiacciono, ma è sempre difficile sostituire quelli che giocano adesso e che migliorano sempre”. Aurelio De Laurentiis, nel post Napoli-Sassuolo, aveva preannunciato la volontà di puntare su giovani italiani pronti per essere inseriti in una rosa, ma soprattutto un gruppo di lavoro, difficilmente migliorabile. L’idea in realtà parte da lontano, infatti già quest’estate il patron azzurro aveva dichiarato per l’ennesima volta di voler costruire un Napoli più italiano rispetto al passato, memore del mancato acquisto di Marco Verratti. E’ in quest’ottica che rientra l’interessantissimo acquisto di Alberto Grassi, classe ’95 ed ennesimo prodotto di valore dello straordinario vivaio dell’Atalanta. Sul ragazzo avevano messo gli occhi numerosi club, dalla Fiorentina al Torino, ma nelle ultime ore una maxi offerta del Napoli di 8,5 milioni di euro ha convinto definitivamente la società bergamasca. Il giocatore firmerà un contratto di 4 anni e mezzo con la possibilità di guadagnare fino ad 800 mila euro a stagione.

CARATTERISTICHE – Cresciuto, come detto, nel vivaio dell’Atalanta dall’età di sette anni, Alberto Grassi è a tutti gli effetti uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano. Di piede destro, ben strutturato fisicamente (altezza 1,83 – peso 75 kg), ricopre il ruolo di mezzala destra in un centrocampo a tre ma nei primi anni a Bergamo è stato impiegato anche come esterno. Una partita con la Nazionale U16, una partecipazione al Viareggio e già nel 2011 viene aggregato alla squadra Primavera dove in quattro stagioni offre il suo contributo realizzando 4 gol in 49 partite. Il ragazzo ha una forte personalità, gioca da veterano e ha quel giusto mix di quantità e qualità che gli permette di avere dinamicità e i giusti tempi di inserimento. La sua ascesa è repentina ma viene bruscamente interrotta da un episodio che gli costa 10 giornate di squalifica, poi ridotte a cinque: nel marzo del 2014 viene squalificato per aver rivolto “epiteti razzisti” nei confronti del ghanese Salifu, avversario in un match del campionato primavera. La società bergamasca non fa ricorso, punta al recupero del ragazzo e lo protegge chiamando in causa la giovane età e la trance agonistica. Il caso fortifica la mezz’ala, che comunque ha sempre avuto ottimi rapporti con i compagni di squadra di colore, e di comune accordo con società e procuratore svolge attività di volontariato presso il Patronato San Vincenzo di Sorisole gestito da don Fausto Resmini, ricevendo poi anche i complimenti per l’impegno profuso. Chiusa la spiacevole parentesi, il pensiero ritorna al calcio giocato e così la stagione successiva debutta in serie A negli ultimi 21 minuti della sfida contro la Roma. Per tutta la stagione osserverà i più grandi, un anno di apprendistato per comprendere al meglio la nuova dimensione; poi giocherà le ultime due sfide contro Chievo e Milan, così da testare le sue doti e la sua tenuta mentale. Il ragazzo è pronto e così Reja gli dà fiducia fin dai primi giorni di ritiro, è lui il sostituto perfetto Baselli, passato al Torino durante l’estate. Fin dall’inizio di stagione viene schierato titolare e disputa 13 delle 20 partite finora disputate dall’Atalanta. La corsa, il pressing, il carattere e la buona tecnica di base attirano l’interesse dei top club e già da novembre arrivano le prime offerte.

Un gol di Alberto Grassi con la maglia dell’Atalanta Primavera

 

DOVE GIOCHERA’Alberto Grassi dovrebbe essere, in base alle circostanze, la giusta alternativa per Allan. E’ perfetto per il 4-3-3 di Maurizio Sarri, infatti come dimostrano le statistiche Squakwa in questa prima parte di stagione ha fatto notare un’ottima abilità nel recupero del pallone (oltre il 40% dei duelli vinti) ma anche ordine nella gestione della palla (79% di passaggi riusciti). La sua capacità di coniugare tanta corsa e lucidità potrebbero essere le caratteristiche necessarie per dare il giusto equilibrio alla squadra e contribuire con incisività alle due fasi di gioco. Bravo anche negli inserimenti, deve migliorare nel tiro dalla distanza ma il tempo è tutto dalla sua parte. Ovviamente Napoli non è Bergamo ma il ragazzo ha voglia di emergere e un forte carattere. Le sue prestazioni hanno attirato anche l’interesse di Luigi Di Biagio, ct dell’Under 21, e dopo aver esordito nello scorso agosto è diventato pedina fondamentale della generazione 94/95 della Nazionale.

 

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La scheda tecnica di Grassi (Fonte: Squakwa)

 

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